Gorizia, costretti a fare ginnastica in aula o nei corridoi
«Palestre: la situazione è più grave di ciò che si potrebbe immaginare». A dichiararlo l’associazione “Essere cittadini” guidata da Stefano Cosolo. Otto genitori della scuola De Amicis di Lucinico e della Ferretti di via Zara assieme allo stesso Cosolo e al consigliere d’opposizione Giuseppe hanno incontrato il vicesindaco Roberto Sartori. Questi ha assicurato massimo impegno per tutte le problematiche relative alle scuole di competenza comunale e si è preso a cuore anche la questione-ginnastica. «Ma la situazione è grave - attaccano i genitori -. Le scuole elementari tra cui la Ungaretti di via Cipriani, la Frinta di via Codelli, la Svevo a San Rocco, la De Amicis a Lucinico e la stessa Ferretti di via Zara, si arrangiano come possono e cioè svolgendo l’educazione motoria in spazi ricavati nelle aule o negli atri o nei corridoi o chiedendo ospitalità alle parrocchie. Molti genitori non sono contenti di questi “ripieghi”: le aule riadattate, i corridoi o gli oratori, non sono propriamente luoghi idonei per lo svolgimento dell’attività ginnica per tutta una serie di motivi ben immaginabili che vanno dalla sicurezza alla salute dei bambini, allo spazio ridotto e al disturbo delle altre classi, senza contare - aggiungono i genitori - anche il problema della tutela assicurativa degli operatori». Tutto questo ha avuto una pronta conferma (se c’è ne fosse stato bisogno) nel fatto che «a seguito dell’esposto dell’associazione - spiega Stefano Cosolo - la dirigente della scuola primaria De Amicis ha immediatamente sospeso il progetto di alfabetizzazione motoria che si doveva svolgere nei corridoi della scuola di Lucinico».
L’associazione Essere cittadini denuncia: «sono decenni che non si investe sulle scuole in maniera organica e ora la situazione non è più prorogabile: gran parte delle strutture sono vecchie e prive di palestre (per non parlare della carenza di laboratori adeguati, impiantistica e arredi da sostituire, adeguati spazi verdi esterni, parcheggi, viabilità di accesso sostenibile – marciapiedi decenti e piste ciclabili, etc). Attualmente, è questa la conclusione che è stata evidenziata al vicesindaco sperando che la faccia propria e la trasmetta agli altri amministratori che oggi governano questa città. Non esiste un piano-scuola, non lo si trova nella programmazione pluriennale delle opere pubbliche del Comune di Gorizia, e non lo si percepisce nemmeno in campagna elettorale come priorità da parte delle forze politiche in gioco. Ciò che interessa ai cittadini, ma evidentemente non ai politici di turno, sono le scuole, gli impianti sportivi, la casa di riposo, i servizi socio-sanitari sul territorio un ospedale efficiente, una politica energetica locale basata sulle fonti pulite e rinnovabili (e non sugli elettrodotti buoni solo ad alimentare i profitti delle grandi imprese concessionarie per andare ad acquistare all’estero l’energia chissà da quale fonte)», conclude Cosolo.
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