Gorizia, corsa alla tessera benzina: file alla Camera di commercio

GORIZIA. Era finita nei cassetti. Dimenticata. Per la disperazione dei benzinai goriziani. La tesserina che dà accesso al contingente regionale del carburante era diventata inutile visti i prezzi più vantaggiosi praticati dalle stazioni di servizio slovene, appena al di là del confine che non c’è più. Solo qualcuno, fieramente, ha continuato in questi anni a utilizzarla e a fare il pieno in Italia «per sostenere le categoria goriziana» ma la maggior parte dei cittadini l’ha lasciata scadere, dimenticata chissà dove, inutilizzata, impolverata. Salvo risvegliarsi di colpo.
«La Slovenia chiuderà il confine? E dove andrò a fare il pieno?», domande ricorrenti che sono diventate affannose, preoccupate perché la gente va dove la porta il portafogli, non certo il... cuore. Ed è così che gli uffici della Camera di commercio Venezia Giulia (nata dalla fusione degli enti camerali di Gorizia e Trieste) sono stati presi d’assalto. Con tante persone che hanno rifatto la cara, vecchia tesserina.
Nella giornata di martedì (quando ancora la chiusura dei valichi sloveni era soltanto ipotizzata) in poche ore si è proceduto a 19 fra rilasci e sostituzioni di tessere smarrite o rotte per un costo di 15 euro ciascuna, cui si sono affiancate 6 card modificate perché, nel frattempo, la persona aveva cambiato la propria vettura (costo della pratica 10 euro).
Ieri, invece, i numeri si sono ingrossati con 33 rilasci e sostituzioni di tessere smarrite o rotte e 4 che hanno dovuto essere modificate in seguito al cambio del veicolo. Si è proceduto, poi, con gli appuntamenti per smistare al meglio la “massa” di richieste: sono stati 14 ieri pomeriggio, cui si sono aggiunti cinque appuntamenti per questa mattina. Questo il lavoro svolto, con la consueta professionalità, dall’Azienda speciale Zona franca di Gorizia. A Monfalcone, invece, l’andamento è rimasto quasi uguale e senza picchi fino a martedì, mentre ieri le richieste hanno conosciuto un aumento del 30%.
Si è assistito anche a scene un po’ discutibili, sicuramente poco edificanti. Con persone in là con gli anni (che è consigliabile rimangano a casa) mandate dai propri figli a rinnovare la card che consente di fare il pieno con il contingente regionale. Alla faccia del coronavirus.
E i benzinai goriziani? Sono felici? «Un po’ più di movimento c’è stato. Ma viviamo giorno per giorno - la dichiarazione cauta di Manuel Rizzi, combattivo benzinaio di via Lungo Isonzo Argentina -. Del resto, in questi ultimi giorni, ci sono state le file in Slovenia per fare il pieno e le vetture, oggi, non hanno bisogno ancora di fare rifornimento».
La Camera di commercio Vg, nel pomeriggio, ha diramato un comunicato. «Nel rispetto del recente decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e seguendo il vademecum della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con le indicazioni per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari, gli uffici della Camera di Commercio Venezia Giulia, dell’Azienda in house Aries scarl, del Fondo Gorizia e della Zona franca Gorizia, nonchè dell’Azienda speciale per il Porto di Monfalcone rimarranno aperti solo su appuntamento», queste le disposizioni per contenere il coronavirus.
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