Gorizia, coppia di settantenni sventa una truffa e fa arrestare due giovani

Protagonisti due ventenni, residenti fuori regione, che, avevano raggiunto il capoluogo isontino per mettere a segno una truffa, con il metodo del “finto Carabiniere o finto avvocato”.

La prontezza di riflessi di una coppia di ultrasettantenni ha permesso di cogliere in flagranza di reato due ventenni, residenti fuori regione, che, utilizzando un’auto a noleggio, avevano raggiunto il capoluogo isontino per mettere a segno una truffa in danno di persone anziane, con il metodo del “finto Carabiniere o finto avvocato”.

Il raggiro è quasi sempre lo stesso: un sedicente Maresciallo dei Carabinieri, evidentemente finto, telefona alla potenziale vittima, raccontandogli che uno stretto parente è stato coinvolto in un sinistro stradale, nel quale ha provocato gravi lesioni ad un’altra persona, spesso ad un bambino, e per questo rischia l’arresto. Salvo che la parte lesa non venga immediatamente risarcita del danno subito, anche parzialmente.

L’azione predatoria

A quantificare la somma di denaro è sempre un'altra persona, un complice che dopo l'introduzione del caso fatta dal finto Maresciallo contatta l’anziana vittima recandosi di persona presso l’abitazione della vittima. A quel punto parte l’azione predatoria vera e propria: facendo leva sulla sua vulnerabilità dovuta all’età e sugli affetti familiari, il collaboratore che si presenta alla porta, si fa consegnare dalla vittima tutto il denaro ed i valori che la persona anziana custodisce in casa, dileguandosi subito dopo. Il modus operandi sopra narrato è proprio quello che si è verificato il 19 febbraio scorso, a Gorizia.

La coppia ha avvisato i carabinieri

Le vittime designate, cadute nella rete dei delinquenti, questa volta sono state una coppia che però intuendo il tranello, ha prontamente avvisato i Carabinieri: mentre il marito veniva contattato dal sedicente “Maresciallo dei Carabinieri”, la moglie contattava il 112 avvisando l’operatore della Centrale Operativa dei “veri” Carabinieri di quanto stava accadendo. Tenuta l’anziana costantemente al telefono ed inviato immediatamente personale presso l’abitazione dei coniugi, i militari raggiungevano il luogo di residenza proprio quando uno dei due presunti autori stava uscendo di casa con il maltolto, non sapendo però che la vittima, a fronte dell’esorbitante richiesta di 28.000,00 euro, aveva in realtà inserito nella busta appena consegnata solo della carta straccia ed un orologio di valore pressoché nullo.

Truffatore subito individuato

I Carabinieri di Gorizia, che già da mesi monitorano il fenomeno e che nel recente passato hanno individuato altri autori di reati simili, hanno immediatamente individuato la persona uscita dall’abitazione delle anziane vittime, riconoscendola tra i vari passanti proprio grazie all’esperienza acquisita che ha permesso loro altresì di individuare il presunto complice che aspettava a poca distanza a bordo di un’auto pronto per darsi alla fuga e far perdere le proprie tracce. Stante la flagranza di reato i due presunti truffatori, venivano arrestati la sera stessa ed associati alla casa circondariale di via Barzellini. Dopo la convalida dell’arresto, agli stessi è stata imposta dal G.i.p. la permanenza presso i loro comuni di residenza. I Carabinieri rinnovano l’invito a segnalare al numero unico di emergenza “112” episodi analoghi ed a diffidare da richieste simili. È peraltro doveroso rammentare che: - il procedimento si trova ancora in fase, seppure avanzata, di indagine; - le persone indagate hanno diritto a non essere considerate/indicate colpevoli sino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto di condanna irrevocabili.

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