A Gorizia storici da tutto il mondo a confronto sulla Guerra fredda
Al polo di Santa Chiara il convegno internazionale sulle città divise dal 20 al 23 marzo

Un appuntamento accademico di portata mondiale rende Gorizia autentica capitale dell’analisi storica e della rilettura della Guerra Fredda. È un evento di assoluto prestigio infatti il convegno internazionale “Divided cities and contested cities during the Cold War”, che, come racconta il titolo, verrà dedicato dagli organizzatori dell’Università di Udine al tema delle città divise dalla Guerra Fredda, e sarà realizzato con la collaborazione dell’Università di Harvard e l’associazione Friuli Storia.
Si terrà in città – tra il polo di Santa Chiara e la sede della Fondazione Carigo – da giovedì 20 a domenica 23 marzo -, e con la complicità di partner scientifici come il centro studi sulle conseguenze della guerra di Graz, l’Università di Trieste e quella di Lubiana porterà in città oltre 40 importanti relatori in arrivo letteralmente da tutto il mondo. Dall’Europa ma anche dagli Stati Uniti, dal Giappone e dall’Australia.
Come è stato spiegato ieri mattina in municipio dal professor Tommaso Piffer, che cura la direzione scientifico del convegno, storici e studiosi saranno chiamati a porre per la prima volta a confronto la storia delle tante città che furono divise o contese durante la Guerra Fredda. «Il pensiero non può non andare a Berlino o Gorizia, ovviamente, ma ci furono moltissime altre realtà a cavallo dei due blocchi o anche al di fuori del continente europeo, che subirono le conseguenze di quelle divisioni, così come anche aree rurali», ha osservato Piffer.
Se gli incontri del convegno, nel loro complesso, saranno rivolti essenzialmente agli addetti ai lavori, la conferenza inaugurale – intitolata “The divided world of the Cold War” -, sarà aperta al pubblico e condotta o tradotta in italiano. L’appuntamento è per giovedì 20 alle 18 nell’Aula 3 della sede di Santa Chiara dell’Università di Udine, e tra i relatori ci sarà lo storico britannico e professore emerito di storia internazionale all’Università di Cambridge David Reynolds.
La quattro giorni di confronti e approfondimenti, che sarà affiancata da una serie di iniziative pensate per un pubblico più ampio, viene realizzata con il contributo della Regione, della Fondazione Carigo e del Comune di Udine, e oltre alla direzione del già citato Tommaso Piffer vedrà il supporto logistico dell’associazione Friuli Storia. —
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