Gorizia, chiude la Provincia ma nessuno va a casa

La maggior parte dei dipendenti “riassorbita” dalla Regione. I vantaggi? Quattordicesima e diversi benefit
Il palazzo della Provincia di Gorizia
Il palazzo della Provincia di Gorizia

GORIZIA Esuberi zero. Nessuna lamentela da parte dei diretti interessati. Lo dice con un pizzico d’orgoglio Enrico Gherghetta, presidente della Provincia. L’ente intermedio, infatti, sta per essere cancellato e la giunta ha elaborato un “Piano di ricognizione” in cui si stabiliscono le destinazioni dei propri dipendenti che, come detto, continueranno tutti a lavorare e più di qualcuno avrà anche qualche beneficio in busta paga.

«La destinazione - spiega Gherghetta - nasce sulla base degli allegati A, B e C della legge regionale 26 del 12 dicembre 2014 che concerne il riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. In pratica, abbiamo stilato l’elenco dei nominativi dei nostri dipendenti e accanto abbiamo indicato la loro destinazione (Regione, Provincia, Comuni) a seconda delle funzioni che svolgevano in quel momento. In pratica, 86 dipendenti della Provincia entreranno a far parte degli organici della Regione, 77 rimarranno in carico alla Provincia sino a quando l’ente rimarrà in piedi, 28 verranno destinati ai Comuni. Sicuramente, tutti i componenti della pianta organica avranno una collocazione. Non ci saranno esuberi, nessuno rimarrà a casa».

Già, ma quale sarà il futuro dei 77 dipendenti che rimangono in carico alla Provincia: prima o poi, con la cancellazione dell’ente, dovranno trovare una collocazione alternativa... «Anche in questo caso, non ci saranno problemi di sorta perché la maggior parte verrà assorbita ancora dalla Regione mentre i restanti troveranno posto nei Comuni. Devo dire che in Friuli Venezia Giulia sono state fatte le cose per bene per quanto riguarda tutte e quattro le Province in “dismissione”. Si può discutere su tante cose e sui vantaggi reali di un simile riordino ma devo dire che la Regione si è comportata bene e responsabilmente».

Gherghetta rilancia il progetto della fiscalità di vantaggio
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Gli 86 dipendenti che “emigreranno” in Regione sono «sostanzialmente quelli impiegati in Provincia alla direzione cultura, alla motorizzazione, ai centri per l’impiego più una parte di quelli che lavorano negli uffici che si occupano del sociale e della direzione lavori. I 77 che rimangono in forza alla Provincia sono i dipendenti del settore ambiente, della polizia provinciale, della ragioneria e della contabilità - annota Gherghetta - mentre i 28 che rinforzeranno le schiere dei Comuni sono i dipedenti della direzione Lavori pubblici collegati alla sistemazione delle strade e delle scuole».

Insomma, una rivoluzione copernicana pilotata. Ci sarà anche qualche beneficio a livello di stipendio per gli 86 dipendenti che, dalla Provincia, “emigreranno” in Regione. «Qualche cambiamento ci sarà - annota ancora il presidente -. Non credo ci saranno aumenti riguardo allo stipendio base: vero è anche che godranno della quattordicesima (che in Provincia non c’è) più altri benefit che nel nostro ente non erano previsti».

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