Gorizia, ecco il “Central park” alla Valletta: «Lavori conclusi, siamo ai dettagli»

Investiti 18 milioni, frutto ancora dei fondi di Osimo. Ziberna: «Il gioiello è pronto per la Capitale 2025»

Francesco Fain
Sono pressoché conclusi i lavori di creazione del più grande parco urbano cittadino a Gorizia Fotoservizio di Roberto Marega
Sono pressoché conclusi i lavori di creazione del più grande parco urbano cittadino a Gorizia Fotoservizio di Roberto Marega

Gorizia avrà il suo “Central park” (nome, forse, un po’ troppo ridondante e ampolloso coniato dal sindaco Rodolfo Ziberna) per la Capitale europea della cultura.

Quello che era diventato un cantiere ad ostacoli (si è perso il conto degli annunci riguardanti la sua apertura) sta vivendo gli ultimi interventi di dettaglio. Il “grosso” è completato: parliamo di 12 ettari interamente rimodellati. L’iter è stato lunghissimo, corroborato dai fondi di Osimo che, per fortuna, sono sempre rimasti a disposizione del Comune.

Il potere attrattivo

Uno dei ponticelli realizzati nell’area verde Foto Marega
Uno dei ponticelli realizzati nell’area verde Foto Marega

«Praticamente - spiega il primo cittadino - i lavori sono finiti. Dobbiamo completare le opere relative alla sicurezza per tenere l’area sotto controllo, e dobbiamo trovare il tempo per inaugurarlo. Già, perché con la quantità industriale di opere pubbliche in ballo, credo che non riusciremo a fare tanti tagli del nastro. C’è talmente tanta “roba” che rischiamo di non farcela e bisogna correre a testa bassa. La Valletta sarà senza dubbio una delle maggiori attrattive della città per Go!2025, oltre che un fiore all’occhiello che incrementerà ulteriormente la qualità della vita a Gorizia».

Le opere di completamento

Un piccolo tunnel di attraversamento Foto Marega
Un piccolo tunnel di attraversamento Foto Marega

E, allora, entrando nel tecnico, ecco cosa resta da fare. Anche i tecnici parlano di «opera conclusa». Diciotto i milioni impiegati per concretizzare quello che è sempre stato un sogno della città: avere un maxi-parco in centro. «Sono in corso - fa sapere l’ufficio tecnico - alcune opere di completamento, come l’installazione delle telecamere di videosorveglianza, dei parapetti, dei bagni e di ulteriori piccoli dettagli per un esborso complessivo di 220 mila euro. Soldi che vengono messi a disposizione dalle casse municipali».

Il torrente Corno

Il tratto di torrente Corno coperto è individuato nella mappa dalla linea gialla.
Il tratto di torrente Corno coperto è individuato nella mappa dalla linea gialla.

Vegetazione selvaggia. Un bosco abbandonato e inestricabile, solcato da quello che i goriziani hanno sempre definito il “torrente fogna”, ovvero il Corno dilaniato da centinaia di scarichi fognari abusivi. Questa è stata l’area per parecchi, troppi anni. Un luogo sconosciuto ai più, ma che si è trasformato in una zona davvero molto suggestiva.

Da sottolineare, infatti, l’intervento (che è parte integrante della realizzazione del nuovo parco) di rinaturalizzazione dell’intera area volto alla tutela della biodiversità, fortemente compromessa nel corso degli anni da specie esotiche invasive che sono state recentemente rimosse (a differenza di quelle non invasive che sono state conservate).

La riqualificazione

Un altro ponticello Foto Marega
Un altro ponticello Foto Marega

Si è provveduto, pertanto, alla riqualificazione di scarpate, aree pianeggianti e sponde con piantumazioni di alberi ed arbusti autoctoni per creare un parco connesso all’assetto ambientale della zona. «Si tratta quindi di un intervento quanto mai complesso che, fortunatamente, è quasi arrivato alla sua conclusione», aggiunge l’amministrazione comunale. Che rimarca come quello della Valletta è il più grande parco urbano della città «e siamo sicuri che sarà apprezzato e vissuto dai goriziani e dai tanti visitatori che arriveranno per Go! 2025. I servizi di cui è dotata - spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti - ne accresceranno la fruibilità per tutti».

In particolare, la galleria illuminata realizzata scavando sotto viale Oriani e che permette di completare un anello di piste ciclabili di circa cinque chilometri.

Il consiglio comunale

Come è stato spiegato anche nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, in sede di presentazione del Documento unico di programmazione (Dup), «la riqualificazione della Valletta del Corno è un’opera composita e imponente, che è andata avanti su vari fronti per recuperare un’area cittadina per anni preda del degrado. Intorno al torrente Corno, nuovamente riportato alla luce, ci sono ponticelli e piste ciclabili in un contesto boschivo di grande suggestione.

Tra spazi fitness, aree gioco, skatepark, pump truck e altri servizi i 12 ettari vogliono diventare il sito ideale in cui trascorrere momenti di relax e fare sport. Determinante è stato anche l’intervento realizzato sul torrente che ha risolto il problema di natura idraulica relativo a esondazioni e quello ambientale legato alla bonifica».

Gli alberi autoctoni

Il rinnovato parco della Valletta sarà unito al centro cittadino attraverso scalette che portano ai Giardini pubblici e, a raggiera, ai mercati, all’ex ghetto con la sinagoga, all’area commerciale di corso Verdi, a piazza Vittoria attraverso via Oberdan e da lì al Castello. Grazie alle piste ciclabili si potrà arrivare agevolmente anche al Parco Coronini, al Giardino Viatori, al Parco di Piuma e quindi a Salcano, in Slovenia e alla nuova passerella sull’Isonzo per poi magari rientrare in Italia attraverso la Transalpina.

Pressoché completata anche la riqualificazione di scarpate, aree pianeggianti e sponde, con piantumazioni di alberi e arbusti autoctoni, nel rispetto dell’assetto ambientale della zona.

 

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