Gorizia, bollette della Tari sbagliate. Avvisi anche a utenti in regola

Molti hanno pensato di non aver effettuato il pagamento, poi il chiarimento Il sindaco: «Prigionieri della burocrazia, la comunicazione si riferiva al 31 ottobre»
Un operatore ecologico al lavoro vicino al Tribunale di Gorizia
Un operatore ecologico al lavoro vicino al Tribunale di Gorizia

GORIZIA «C’è stata una comunicazione non chiara che ha creato confusione». In merito agli avvisi di pagamento relativi all’ultima tranche della Tari 2020, il Comune fa chiarezza. Molti cittadini, qualche giorno fa, si sono stupiti nel vedersi recapitare un bollettino in cui si evidenziava che i pagamenti non erano regolari. A riceverlo sono stati anche utenti che avevano effettuato il corretto versamento.

Il sindaco Rodolfo Ziberna rassicura in merito e interviene anche sulla questione “sconti in bolletta”, non esattamente percepita dai cittadini. «Siamo prigionieri della burocrazia e anche gli uffici devono seguire alla lettera i regolamenti che disciplinano la materia - osserva il primo cittadino -. In sostanza è accaduto che a giugno 2020 è stato recapitato l’avviso di pagamento dell’acconto Tari 2020 (pari al 75% della tassa dovuta), suddiviso in 3 rate che scadevano rispettivamente il 31 luglio, il 30 settembre e il 30 novembre. A dicembre è stato invece inviato l’avviso di pagamento del saldo Tari 2020 (pari al restante 25% della tassa dovuta). La nuova normativa prevede l’inserimento di un’indicazione esplicita sulla regolarità dei pagamenti. Considerato che i dati si riferiscono solo fino al 31 ottobre, senza tener conto dei versamenti relativi alla terza rata con scadenza successiva, in automatico è stata inserita la frase che ha indotto molti a pensare di non essere in regola». Caso chiuso, dunque, ma il sindaco interviene anche sull’aspetto relativo ai contributi che avrebbero dovuto arrivare a copertura di parte delle bollette. «Chiariamo subito una cosa: per ridurre gli importi relativi alla Tari sono stati stanziati quasi 900 mila euro, una cifra importante che testimonia concretamente che gli “sconti” sono stati effettuati. Non solo. A beneficiarne sono state le “utenze domestiche” e le attività economiche che hanno subito danni dal Covid. Per quanto riguarda queste ultime c’è stato un abbattimento dell’80% della parte variabile mentre per le utenze non domestiche è stato “coperto”, grazie a questi fondi, il previsto aumento di circa il 10%». Quindi il “contributo” o sconto in bolletta c’è stato, perché altrimenti la Tari sarebbe stata più salata.

Il sindaco invita comunque a chiedere eventuali chiarimenti inviando una mail a scrivialsindaco@comune.gorizia.it. Sulla stessa lunghezza d’onda si trova l’assessore all’Ambiente, Francesco Del Sordi. «Sulla Tari il Comune avrebbe potuto anche stanziare meno fondi ed effettuare lo sconto attuato in bolletta solo alle famiglie cui il Covid ha creato problemi ma si è voluto, invece, abbassare l’importo a tutti. Non era obbligatorio ma lo abbiamo fatto per dare un segnale di vicinanza a tutte le famiglie. Va ripetuto che le bollette avrebbero dovuto essere più care del 10% circa rispetto all’anno scorso». Un aumento, quindi, “pagato” dal Comune. –

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