Gorizia, benzina e gasolio a 1,10 euro. Ma niente file ai distributori

Nella prima giornata di sconto maggiorato il trend è rimasto lo stesso di prima I titolari delle stazioni di servizio: «Siamo ottimisti. Ci vuole un po’ di rodaggio»
Massimiliano Diana nel suo distributore di via Crispi con i nuovi prezzi scontati
Massimiliano Diana nel suo distributore di via Crispi con i nuovi prezzi scontati

GORIZIA Mantengono l’ottimismo. Anche perché non potrebbero fare diversamente. Gli sconti maggiorati su benzina e gasolio e l’intervento (contemporaneo) delle compagnie petrolifere non sono ancora riusciti a parificare al centesimo i prezzi praticati dalla “supercompetitiva” Slovenia ma, oggi, fare il pieno a Gorizia costa meno. Ed è un sospiro di sollievo per buona parte della categoria.

Il primo giorno, però, è filato via senza particolari emozioni, ovvero senza picchi nelle vendite. Tutt’altro. Non si è visto un grande movimento ma era pur sempre l’ultimo lunedì di agosto. «Probabilmente, c’è bisogno di un po’ di rodaggio», dice qualcuno. La strada intrapresa viene considerata quella giusta, anche se molti benzinai evidenziano la differente «velocità di esecuzione» fra Slovenia e Italia. Quello che si fa in quattro e quattr’otto “di là”, è caricato dalle zavorre della burocrazia “di qua” con un allungamento dei tempi.

«Nella mia stazione di servizio - spiega Massimiliano Diana dell’impianto di via Crispi - vendo, stamattina, sia la benzina sia il gasolio a 1,099 euro. Come è stata accolta la novità? Per la verità - annota - non ho visto un grande movimento. Si tratta, senza ombra di dubbio, di un’operazione positiva: il problema è che hanno introdotto un mese di sperimentazione e, se constateranno una ripresa dei consumi, l’esperienza continuerà. Forse, sarebbe stato meglio sperimentare il tutto per un periodo più lungo, in maniera che si mettesse in moto il tam tam e il meccanismo dell’informazione fra automobilista e automobilista».

Non molto diversa la posizione di Antonio Traficante, uno dei due gestori della stazione di servizio Agip di via Trieste. Il prezzo praticato, in questo caso, è di 1,10 euro. «Come sta andando? Non c’è ancora risposta. Ritengo che la differenza di dieci centesimi a favore della Slovenia (di là gasolio e benzina vengono proposti ancora a 1 euro al litro, ndr) sia una discriminate importante. Molte persone sono indispettite e si sono convinte che non ci sia proprio la volontà di equiparare il prezzo del carburante a quello della Slovenia. E così continuano ad espatriare».

Traficante ha anche un’altra convinzione. Ovvero che non sia stata certamente un’ottima idea dilatare gli sconti nella fascia 1 nella sua interezza. «A parer mio, bisognava privilegiare le zone più prossime al confine, arrivando a proporre la benzina e il gasolio a un euro, se non qualche centesimo sotto. Soltanto in questa maniera potevamo essere davvero competitivi e si aiutava chi ha più bisogno: ovvero i benzinai che devono fronteggiare la concorrenza slovena che si trova qualche metro più in là».

Giorgio Pellizon è il capogruppo provinciale della Figisc. Pur non facendo di professione il benzinaio (gestisce un negozio di autoricambi) è molto informato sugli ultimi sviluppi. «Credo che quella che si è concretizzata sia un’operazione positiva. Mi verrebbe da dire: piuttosto che nulla, almeno è qualcosa. Inoltre, è stata portata avanti da più soggetti che hanno dimostrato unità di intenti. La categoria viene da anni difficilissimi in cui le vendite e gli incassi sono crollati. Anche se c’è una differenza di 10 centesimi, invito i goriziani a fare rifornimento qui. Questo è il messaggio che deve passare». —

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