Gorizia, banda di ladri sradica la cassaforte vuota. Il conto dei danni al bazar supera il bottino

Colpo notturno all’Happy Store. Tagliate le lamiere per entrare: rubati 1.200 euro di fondocassa, tablet, telefono e orologi
Il grande magazzino Happy Store di via Trieste è stato assaltato da una banda di ladri nel cuore della notte (Foto Marega)
Il grande magazzino Happy Store di via Trieste è stato assaltato da una banda di ladri nel cuore della notte (Foto Marega)

GORIZIA Hanno sradicato la cassaforte dal muro, ma era vuota e i danni hanno ampiamente superato il valore del bottino finale. Sarebbero stati almeno cinque i componenti della banda che ha assaltato il grande magazzino Happy Store di via Trieste. Il gruppo ha agito nel cuore della notte e lo ha fatto in maniera organizzata; eppure, una volta dentro, ha dovuto accontentarsi, letteralmente, degli spiccioli del fondo cassa e di poco altro ancora.

Il blitz notturno ai danni dell’attività gestita da cinesi è avvenuto nei giorni scorsi intorno alle 5 di mattina, ma la notizia è trapelata solo in un secondo momento.

Anche se alla fine i ladri sono fuggiti con circa 1.200 euro in contanti, un tablet, un telefono cellulare e una manciata di orologi da quattro soldi, dal modus operandi della banda criminale la sensazione è che non si trattasse di semplici balordi alla ricerca di poche centinaia di euro, ma di veri professionisti che sapevano quello che stavano facendo.

Prima di entrare in azione all’interno del capannone ex Bernardi, i ladri hanno spostato sugli accessi del posteggio di via Trieste i panettoni in cemento che si trovavano davanti al negozio stesso per disincentivare la sosta fuori dagli stalli. Così facendo, l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine sarebbe stato ostacolato e ritardato. Gli agenti avrebbero dovuto abbandonare la macchina sulla strada e attraversare il piazzale a piedi prima di fare irruzione. Questo avrebbe dato alla banda il tempo di fuggire.

Una volta sistemati i panettoni, il passo successivo è stato quello di aprirsi un varco per accedere all’interno del magazzino. Anziché forzare una serratura, i ladri hanno preferito sventrare una porta aprendone la parte inferiore come una scatola di sardine. Hanno tagliato la lamiera di metallo su tre lati, l’hanno piegata in dentro e sono strisciati all’interno. L’espediente ha evitato che l’allarme scattasse. L’impianto di sicurezza è stato il primo obiettivo. Il quadro elettrico è stato devastato e l’allarme disattivato. A questo punto il fattore tempo è diventato irrilevante. Con i panettoni a sbarrare la strada all’eventuale arrivo di polizia o carabinieri e, probabilmente, una vedetta di guardia pronta a lanciare l’allarme, i ladri hanno potuto agire con tutta calma e in sicurezza. Tant’è che sono riusciti a sradicare dal muro la cassaforte presente in un ufficio. Da quanto è stato possibile apprendere, la cassaforte era però quella dell’ex negozio Bernardi ed era vuota perché i titolari del magazzino Happy Store non l’hanno mai utilizzata.

A quel punto la banda si è concentrata sulle due casse. Le ha devastate e una volta aperte ha arraffato ciò che contenevano. Secondo le stime il bottino complessivo in contanti oscillerebbe tra i mille e i 1.200 euro. A questo si aggiungono un tablet e un telefono, ma non nuovi. Quanto alla merce esposta non è stata praticamente toccata. Gli unici oggetti sottratti sono stati alcuni orologi di poco valore.

Gli intrusi sarebbero stati ripresi dal sistema di videosorveglianza dell’attività, ma non è chiaro se siano riconoscibili o meno.

A giudicare dal modo di agire, anche se non ha trovato niente nella cassaforte, la banda era bene organizzata, sapeva quello che cercava e sapeva ciò che stava facendo dal momento che a parte mettere tutto sottosopra, si è accontentata del fondocassa. Considerata quindi l’organizzazione e il numero di persone impegnate, sembra quindi strano che il gruppo si sia accontentato di un migliaio di euro o poco più.

Sull’episodio stanno indagando i carabinieri del Nucleo investigativo di corso Verdi. —

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