Gorizia, Apt non boccia il senso unico in corso Italia: «Soluzione fattibile»

GORIZIA «L’Apt non entra nel merito delle decisioni politiche, ci mancherebbe. Quando l’amministrazione comunale di Gorizia ha deciso, nei mesi scorsi, di introdurre il senso unico in corso Italia, abbiamo fatto le valutazioni tecniche del caso. E, per la nostra azienda, tale regolamentazione del traffico è risultata fattibile».
Mentre domani - 28 febbraio - andrà in scena l’ultimo giorno di voto alla nostra consultazione, la presidente dell’Azienda provinciale trasporti Caterina Belletti chiarisce la posizione di Apt. E sottolinea che i contatti e i confronti con il Comune di Gorizia sono continui riguardo all’intera partita della viabilità. «Una premessa è doverosa. Apt è una società partecipata del Comune di Gorizia ed è al suo servizio. Non è compito della nostra Azienda entrare nel merito delle decisioni politiche ma diciamo la nostra sotto il profilo tecnico, come è giusto e corretto sia. Deve esser chiaro che ogniqualvolta un’amministrazione decide di cambiare qualcosa in tema di viabilità, c’è sempre un passaggio precedente con gli enti competenti, nella fattispecie con l’Azienda provinciale trasporti. È stato fatto lo stesso percorso per il senso unico in corso Italia: insomma, c’è un lavoro a monte che, non mi stancherò mai di ripeterlo, ha natura esclusivamente tecnica. Sulle decisioni politiche non mettiamo becco», scandisce chiaramente la presidente. Che, poi, è lo stesso approccio avuto anche dai rappresentanti del mondo del soccorso ma con una differenza: non sono stati coinvolti dal Comune preventivamente.
Questa è la disamina tecnica della questione. Cui si aggiunge quella, illustrata già nei giorni scorsi, dal progettista Daniele Orzan. Il quale aveva evidenziato come, metro alla mano, tutto è stato fatto regolarmente, seguendo quanto prevede il Codice della strada. Ricordiamo quelle parole: «La circolazione dei veicoli scorre in unico senso di marcia in direzione Nord all’interno di una corsia di 3,50 metri. Per dare un piccolo riferimento come unità di grandezza si ricorda che uno dei mezzi più grandi circolanti in centro-città, ovvero il bus, misura una larghezza (cassa) di 2,55 metri. La presenza della sosta su entrambi i lati - le sue dichiarazioni aspramente criticate via web, sfiorando talvolta la diffamazione - crea l’effetto “corridoio” che porta le automobili a procedere a velocità bassa e costante, che sono requisiti indispensabili per creare le condizioni di sicurezza per pedoni e biciclette e ridurre l’inquinamento ed il rumore. In sintesi, rispetto a prima in cui si aveva in Corso Italia una velocità media di 35 km/h (dato Piano del traffico) si interviene solamente riducendo forti accelerazioni e brusche frenate».
Poi, ci sono le prese di posizione dei cittadini o, meglio, di coloro che manifestano contrarietà netta al senso unico. Espresse talvolta in maniera civile, in molte altre occasioni in modo a dir poco offensivo. «La strada è talmente stretta che gli unici a trionfare saranno i carrozzieri che potranno così sostituire gli specchietti divelti delle auto in sosta e guadagnarci», la contestazione più gettonata. Ma c’è anche chi evidenzia il rischio-file, ogniqualvolta l’autobus dovrà fermarsi alle fermate per far salire o scendere i viaggiatori. E il dibattito prosegue, non a senso unico. —
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