Gorizia, anziano in banca con l'ambulanza per pagare le badanti
GORIZIA A 86 anni, costretto su una sedia a rotelle e con il supporto di un respiratore, deve recarsi personalmente in banca trasportato in ambulanza per disinvestire una somma. Che, pare, non c’era modo più semplice per ottenere. È quanto accaduto a Paolo, un anziano goriziano protagonista di una vicenda singolare e amara. L’epilogo (per ora) di questa storia ha attirato ieri mattina la curiosità e gli sguardi di molti, in centro città, quando un’ambulanza ha fatto manovra di fronte alla filiale della banca Monte dei Paschi di Siena di corso Italia 49, per farvi scendere il signor Paolo, poi supportato dai sanitari e accompagnato dalle sue due badanti e dall’avvocato Mitja Primosig.
Ma per capirne il senso bisogna fare un passo indietro, e ripercorrere quanto è accaduto. L’anziano, rimasto vedovo e alle prese con problemi di salute piuttosto seri – impossibilitato a deambulare e sotto ossigenoterapia, seguito anche per questo da due badanti che vivono con lui –, aveva sottoscritto nel mese di ottobre con la Monte dei Paschi di Siena una serie di investimenti, impegnando quasi la totalità del conto corrente. E così, con la sola pensione, Paolo si è trovato nella condizione di non riuscire più a far fronte alle spese correnti. Di qui la richiesta di supporto all’avvocato Primosig, che ha fatto presente alla banca la nuova situazione e le difficoltà del suo assistito, assieme all’urgente bisogno di liquidità dell’anziano, che in mancanza dei soldi investiti rischiava di restare senza assistenza, non potendo pagare le badanti. «Ho offerto come prima soluzione la risoluzione consensuale del contratto – dice l’avvocato Primosig –, ma la banca ha opposto rifiuto. In seguito il cliente mi ha dato mandato di richiedere per suo conto il rimborso mediante vendita dei titoli, ma la banca ha ritenuto che un mandato semplice non fosse sufficiente, e ha richiesto una procura notarile. Infine, come terza soluzione, ho proposto che fosse lo stesso personale della banca a recarsi direttamente a casa del signor Paolo, come accaduto in passato». Ma anche questa opzione è stata scartata, su indicazione della sede centrale di Mps.
Ecco allora che l’unica ipotesi praticabile (la procura notarile avrebbe richiesto tempo e denaro) era quella che si è concretizzata ieri mattina, quando l’ambulanza e il personale dell’associazione La Salute di Lucinico hanno portato fino in banca l’anziano, visibilmente provato sulla sua sedia a rotelle. Il tutto sotto gli sguardi incuriositi e anche un po’ perplessi dei passanti che non capivano cosa stesse succedendo. Alla fine negli uffici della filiale a quanto si è appreso la pratica è stata risolta, e Paolo potrà avere a disposizione i soldi per pagarsi l’assistenza. Ma resta, come hanno sottolineato anche lo stesso avvocato Primosig e le due badanti dell’anziano, nell’aiutarlo ad entrare in banca, «la mancanza di sensibilità» nei confronti di un cliente in evidenti difficoltà.
Da parte sua la filiale goriziana della banca Monte dei Paschi di Siena parla attraverso la direttrice Maria Pignalosa e il district manager Pierpaolo Collautti, che spiegano di non poter né voler entrare nel merito della questione, anche per rispetto della privacy del cliente, ma di aver gestito la situazione seguendo le indicazioni espressamente arrivate dalla direzione centrale della banca, come prevede la prassi, che non contemplava invece le modalità proposte dall’avvocato dell’anziano. Dalla sede centrale della banca, inoltre, viene ribadito che la scelta è stata fatta propria a tutela e nell’interesse del cliente, anziano e malato, titolare del conto e abilitato ad agire direttamente oppure con precisa delega. —
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