Gorizia, alle medie ritorno a casa solo se c’è un adulto

Genitori in subbuglio a Ronchi: circolare della dirigente impone l’accompagnamento alla Da Vinci. Obbligo dal 2 novembre
Bonaventura Monfalcone-25.10.2017 Uscita da scuola-Scuola Leonardo Da Vinci-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.10.2017 Uscita da scuola-Scuola Leonardo Da Vinci-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Gli studenti delle medie di Ronchi dei Legionari non potranno rincasare da soli dopo le lezioni ma dovranno essere accompagnati dai genitori. In caso di assenza di quest’ultimi saranno affidati alla pubblica sicurezza. È quanto dispone una circolare della dirigente scolastica. Come sono lontani i tempi in cui, cartella o zaino in spalla, si andava e veniva da scuola senza alcuna difficoltà o problemi di sorta. Certo, al mattino c’era la mamma che ti impartiva tante ed amorevoli raccomandazioni, ma poi percorrevi il tratto di strada che da casa ti portava a scuola e viceversa.

Ma quei tempi non ci sono più e, oggi, alunno o studenti che tu sia deve essere qualcuno che di venga a riprendere all’uscita di scuola. Non sono i mutamenti del tempo ad averlo deciso, ma la legge, la dura ed implacabile legge. Così, come recita una circolare diffusa nei giorni scorsi dalla dirigente dell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Ronchi dei Legionari, circolare che ha creato malumori e qualche subbuglio tra le famiglie, da giovedì 2 novembre tutti e 250 studenti, al termine delle lezioni, dovranno essere prelevati dai genitori o da loro delegati ed accompagnati a casa.

«La scuola, adeguandosi a numerose sentenze ed ordinanze – si legge nella circolare – comunica a tutti i genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado che, a partire dal giorno 2 novembre, al momento dell’uscita da scuola, anche ordinaria, gli alunni dovranno sempre essere presi in consegna dai genitori affidatari o da persone da questi delegati».

E il documento è perentorio anche sotto un altro aspetto. «Non saranno prese in considerazione – si legge – autorizzazioni o liberatorie all’uscita autonoma degli alunni». Dunque non si va a casa da soli. Il suono della campanella, alle 13.45 consentirà l’accesso al cortile dei genitori o persone da questi delegati muniti inderogabilmente di documento identificativo, ai quali gli alunni verranno affidati. La circolare della dirigente, ancora, spiega che al termine delle lezioni gli alunni, accompagnati dai docenti dell’ultima ora, usciranno dalle aule recandosi nel cortile e raggiungeranno ordinatamente le postazioni assegnate. In nessun caso l’allievo potrà essere prelevato da persona minorenne o non delegata per iscritto.

Così i genitori sono stati invitati a depositare, entro venerdì, durante gli orari di ricevimento della segreteria, le deleghe, redatte sull’apposito modulo disponibile sul sito web dell’istituto. Che, va detto, non saranno accettate deleghe inviate via mail. In caso di ritardo da parte del genitore, o suo delegato, nel prelevare l’alunno, il docente della classe affiderà il ragazzo al personale Ata che provvederà a rintracciare il genitore.

Nel caso, poi, in cui nessuno dei genitori sia rintracciabile, il personale di segreteria provvederà a contattare le autorità di pubblica sicurezza (carabinieri o polizia di stato) per affidare loro l’alunno, informandone immediatamente il dirigente scolastico o un suo collaboratore. Perentoria anche la chiosa della circolare. «Dopo l’uscita alunni e genitori o delegati – conclude la disposizione – devono lasciare rapidamente il cortile interno della scuola per consentire la chiusura del cancello».

Anche l’istituto comprensivo ronchese, dunque, si adegua, ricordando quali siano le differenze tra la scuola secondaria di primo grado e quelle superiori e quale sia la differenza, giuridica, tra un alunno di 13 ed uno di 16 anni, il quale ha, evidentemente, ben altri vantaggi, tra cui andarsene a casa da solo.
 

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