Gorizia, Aggredito al Parco Basaglia: volontario grave

Giuliano Colussi è stato brutalmente picchiato da un paziente. Ricoverato a Udine con lesioni alla testa e al volto
L'area di Parco Basaglia a Gorizia
L'area di Parco Basaglia a Gorizia

GORIZIA Brutale aggressione attorno a mezzogiorno di lunedì all’interno del Parco Basaglia. Vittima Giuliano Colussi, di 65 anni, presidente e fondatore dell’associazione di volontariato Fusam (Famiglie utenti salute mentale) di Gorizia. L’uomo si trova ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Udine.

L’autore del gesto, sul quale stanno indagando i carabinieri, sarebbe un paziente del centro di salute mentale, già da tempo in trattamento. Ignote le cause dell’aggressione, che non ha avuto testimoni. Certo è che stando al referto medico redatto al pronto soccorso dell’ospedale di Gorizia dove Colussi è stato accolto in un primo tempo, si è trattato di un vero e proprio pestaggio, tante e tali sono le lesioni riscontrate sul corpo dello sventurato. In particolare, un fendete, forse inferto con un bastone, ha raggiunto l’uomo al volto provocandogli la frattura delle ossa facciali. Si teme che possa perdere l’uso di un occhio. Colussi presente anche un serio ematoma tra la scatola cranica e il cervello.

Giuliano Colussi, il volontario aggredito brutalmente
Giuliano Colussi, il volontario aggredito brutalmente

Per il momento non è stato programmato alcun intervento, nella speranza che lo stesso ematoma passa veuire riassorbito. Sull’episodio stanno svolgendo accertamenti i carabinieri di Gorizia, che hanno già provveduto a interrogare l’aggressore. A mobilitare i soccorsi è stato un volontario della Fusam che ha udito le urla di dolore di Colussi, il quale, quando è stato caricato sull’ambulanza era vigile. Non ricordava però nulla di quanto gli era capitato. Una circostanza che c he ha una spiegazione medica: i sanitaria la chiamano amnesia retrograda. Dovuta proprio al forte choc subito.

Giuliano Colussi è molto conosciuto e stimato in città proprio per la sua grande disponibilità nei confronti dei meno fortunati. Da quando è in pensione (lavorava in una industria dolciaria) si è dedicato anima e corpo ad alleviare in qualche modo le sofferenze di quanti sono affetti da disturbi mentali. Una sorta di missione che lo ha portato a fondare la Fusam, un’associazione che raccoglie le famiglie di quanti si trovano ogni giorno ad affrontare i problemi di chi ha un parente malato. E Colussi è sempre stato in prima fila. Il Parco Basaglia era la sua seconda casa. Collabora con gli operatori, ricorda il direttore del Dipartimento di salute mentale, dottor Franco Ferrazza. Assieme ad altri volontari aiuta gli utenti all’interno della struttura, ma anche nel loro difficile reinserimento nella società. All’interno del parco ha allestito una piccola officina per la riparazione di biciclette. Se c’è da svolgere un qualsiasi lavoro manuale non si tira mai indietro. Un vero e proprio punto di riferimento per molti volontari, non solo della Fusam, ma anche per tutte quelle associazioni che si battono per “portare la città” dentro il Parco Basaglia.

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