Gorizia, adescava minori anche in città. Canali social vietati al pedofilo

Già in carcere l’uomo di 57 anni è stato raggiunto da un provvedimento ad hoc. Si faceva mandare foto e video in pose esplicitamente hot e poi le condivideva

GORIZIA Aveva adescato ragazzine anche a Gorizia il milanese di 57 anni attualmente detenuto a cui è stato notificato un provvedimento ad hoc per impedirgli di connettersi sui social network dove, sotto mentite spoglie, avvicinava le teenager.

L’uomo, autore di numerosissimi episodi di adescamento e violenza sessuale in danno di bambine e ragazzine di età compresa tra i 6 e i 14 anni è stato fatto oggetto della misura di Sorveglianza speciale irrogata dal Tribunale di prevenzione su proposta del Questore di Milano. Il provvedimento, che prevede l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni, prescrive anche per il pedofilo – in passato bagnino in piscine e insegnante di ginnastica – di «mantenersi ad almeno 500 metri dai luoghi abitualmente frequentati da minorenni e di non comunicare con loro con nessun mezzo, inclusi i social network».

Dall’analisi del suo curriculum effettuata da parte della Divisione anticrimine dalla questura milanese, è emerso che il 57enne «ha adescato almeno 41 ragazzine tra Milano, Gorizia, Viareggio, Firenze, Pistoia, Carrara e La Spezia. Con l’avvento dei social network, ha affinato le sue tecniche di adescamento, scovando le giovani vittime attraverso Facebook, Instagram e, più recentemente, con TikTok». Dopo essere stato condannato a 8 anni, l’uomo è rimasto in carcere fino al 2005. Una volta libero ha affinato le tecniche di adescamento sui social fingendosi un adolescente o utilizzando i profili di cantanti o di famosi youtuber con un linguaggio adolescenziale e stabilendo con le vittime un rapporto di confidenza che sfociava in richieste di foto e video in pose esplicitamente pornografiche e conversazioni telefoniche a sfondo sessuale.

Si contano almeno 24 ragazzine adescate in questo modo, delle quali avrebbe anche condiviso i dati con altri pedofili conosciuti in rete.

Di nuovo detenuto fino al 2009, una volta uscito dal carcere si è ristabilito a Milano. Qui è riuscito a trovare lavoro come istruttore di pallavolo in centri sportivi, rendendosi ancora una volta autore di condotte adescatrici a seguito delle quali è tornato ad essere detenuto. Ora se dovesse uscire ed avvicinarsi a un qualunque luogo frequentato da bambini, o connettersi ai social, con questo nuovo provvedimento potrebbe essere subito arrestato. –


 

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