Google scambia la sua casa per la biblioteca di Mossa: «Invaso da buste e pacchi»

Francesco Barbiero abita in via 24 Maggio e il navigatore porta i corrieri al civico 39 anziché 49. C’è chi scavalca il cancello se non c’è nessuno 
Francesco Barbiero davanti a casa e un pacco.
Francesco Barbiero davanti a casa e un pacco.

MOSSA Non ne può più Francesco Barbiero: postini e corrieri continuano a recapitargli lettere e pacchi destinati alla scuola elementare o alla biblioteca comunale di Mossa. Lui li rimanda indietro e loro ritornano puntuali al destinatario sbagliato. Tra casa sua e l’edificio pubblico ci sono soltanto dieci numeri civici di differenza e quei 155 passi che li separano non sembrano una distanza siderale, eppure, alla fine, si rivelano un’immensità.

Nemmeno la persona più distratta potrebbe confondere casa sua per una scuola o una biblioteca. L’errore però si ripete e si ripete da tempo ed è legato alla mappatura di Google. Impostando sullo smartphone la ricerca “Scuola elementare Mossa” l’indirizzo e il numero civico risultano corretti, ma il punto sulla mappa no e così si arriva dritti dritti in via 24 Maggio 39 anziché in via 24 Maggio 49.

La mappa di Google
La mappa di Google

Il postino del paese non ha bisogno di Google, e consegna la posta al giusto destinatario, ma quando ci sono i sostituti, nella cassetta delle lettere della famiglia Barbiero arriva la corrispondenza scolastica. I corrieri, poi, con i loro tempi di consegna sempre serrati, non badano troppo ai dettagli e vanno dritti al sodo. Così c’è stato chi, arrivando al civico 39, non ricevendo risposta al campanello, ha deciso di saltare il muro di cinta e lasciare il pacco fuori dalla porta della villetta color lilla. «In media riceviamo i pacchi o le lettere due o tre volte al mese - ricorda Francesco Barbiero -. Non mi pesa riportarla alla posta, ma è ora di finirla. Ho avvisato tutti quelli che erano da avvisare, ma niente: il problema rimane».

Non solo il problema rimane, qualche volta anche raddoppia. È il caso dell’ultimo pacco inviato alla Biblioteca comunale. In questo caso, però, il civico indicato sulla busta è proprio errato. Sulla busta si legge “via 24 Maggio 39 c/o scuola elementare”. Lui l’ha riportato all’ufficio postale del paese e immancabilmente il postino lo ha riportato a... lui. A questo punto, Barbiero ha lanciato la provocazione e ha avvisato pubblicamente tutti i diretti interessati che, d’ora in poi, le lettere o i pacchi rimarranno sul muretto di casa sua in attesa che qualcuno li vada a ritirare. «Spero che Google aggiorni le mappe perché questa situazione possa finire», osserva sfinito. —

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