Goletta verde promuove i mari ma boccia i fiumi del Fvg

Riflettori puntati su Isonzo, Stella e Canale Battisti a Muggia risultati pesantemente inquinati
Bagnanti in spiaggia a Grado
Bagnanti in spiaggia a Grado

Il mare del Friuli Venezia Giulia gode di buona salute. Fiumi e canali permettendo, perché le foci di Isonzo, Stella e canale Battisti a Muggia risultano fortemente inquinate. Segno che su raccolta e depurazione delle acque in regione rimane ancora molto da fare. E' questa la fotografia scattata da Goletta Verde di Legambiente, che ha concluso la 29esima edizione della sua campagna di monitoraggio del mare e delle coste italiane a Monfalcone.

I risultati delle analisi effettuate il 2 agosto dal laboratorio mobile di Legambiente sono stati illustrati ieri dal portavoce di Goletta Verde Mattia Lolli nel corso della conferenza stampa tenuta nella base monfalconese della Lega navale italiana, che ha ospitato in questi giorni l'imbarcazione e il suo equipaggio. "I dati sui tre corsi d'acqua - ha detto Mattia Lolli - confermano purtroppo quelli degli anni precedenti e lo scenario nazionale di carenze nella depurazione che non sono a costo zero e non solo per la salute".

La terza procedura di infrazione avviata dall'Unione europea a carico dell'Italia per il mancato rispetto ella direttiva comunitaria sil trattamento delle acque reflue urbane rischia rischia di costare al Friuli Venezia Giulia 66 milioni di euro. Nel mirino dell’Ue sono finiti gli agglomerati urbani di Trieste-Muggia, Fiume Veneto, Maniago, Prata di Pordenone, Rivignano, San Daniele del Friuli, Pasian di Prato e Tricesimo. Secondo il rapporto della "Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche", consegnato in questi giorni alla Camera dei deputati, il Friuli Venezia Giulia è la Regione più esposta alle multe in arrivo dall'Unione Europea.

 

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