Goletta Verde: «Mare inquinato a Punta Sdobba e alla foce dello Stella»

L’imbarcazione ambientalista in partenza per il suo consueto giro estivo lungo le coste italiane. Tutto ok in provincia di Trieste, a Monfalcone, a Grado e a Lignano
Lignano 22 Giugno 2013. Arrivo Goletta Verde. Copyright Petrussi Foto Press
Lignano 22 Giugno 2013. Arrivo Goletta Verde. Copyright Petrussi Foto Press

Due punti delle acque del Friuli Venezia Giulia sugli otto monitorati da Goletta Verde sono risultati «fuori legge», e di questi uno «fortemente inquinato».

Il dato è stato reso noto a Lignano Sabbiadoro, alla partenza dell’imbarcazione di Legambiente per la campagna di monitoraggio 2013. Il viaggio si concluderà il 18 agosto in Toscana, dopo più di 30 tappe da Nord a Sud della Penisola, in difesa dell’ecosistema marino e del territorio.

I numeri del rapporto «Mare Monstrum» evidenziano una regione dove sono in crescita fenomeni d’illegalità dei «pirati del mare», con un aumento dei reati per chilometro di costa, di abusivismo edilizio sul demanio e di pesca di frodo. In provincia di Udine, c’è da segnalare il «forte inquinamento» riscontrato nel Comune di Precenicco, in corrispondenza della foce del fiume Stella. Nel Comune di Lignano Sabbiadoro, invece, nei tre punti campionati gli inquinanti presi in considerazione sono risultati entro i limiti di legge.

In provincia di Gorizia sono risultate «inquinate» le acque presso la Foce Isonzo - Punta Sdobba in Comune di Grado, mentre presentavano valori entro la norma quelle del campionamento effettuato a Monfalcone alla spiaggia in via delle Jarrette. Infine, in provincia di Trieste, sono risultati entro i limiti stabiliti dalla normativa i prelievi effettuati nei comuni di Sistiana e Trieste.

Tutti i campionamenti sono stati effettuati l’11 giugno 2013. «Abbiamo già espresso in sede istituzionale le nostre perplessità sul Piano regionale di tutela delle acque, in particolare per quanto riguarda la depurazione - dichiara Elia Mioni, presidente Legambiente Friuli Venezia Giulia - Nello stesso piano si evidenziano i “gravi limiti gestionali” dei depuratori della provincia di Udine con conseguente “modesta resa depurativa”».

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