Gli Usa alla Croazia: sei F-16 per 700 milioni di dollari
/ ZAGABRIA Lo scacchiere mediorientale sta cambiando. La Turchia ha spiazzato la Nato e soprattutto il presidente americano Donald Trump che ha cercato di recuperare con l’accordo tra Israele e Arabia Saudita, ma se lui pensa a far firmare fogli di carta che poi sul terreno si dimostrano carta straccia, proprio sul terreno la Russia di Putin guadagna posizioni soprattutto in Siria e mettendo nel mirino anche il disastrato e disastrabile Libano.
Per questo l’area dei Balcani occidentali sta diventando militarmente molto importante per la Nato. Ecco allora i missili Patriot venduti alla Romania e subito dispiegati sul Mar Nero contro Putin in Crimea, ecco che il Pentagono si accorge della Croazia, dove già appronterà una mega base per truppe scelte di pronto impiego con i radar puntati proprio verso Turchia e Siria.
Ecco allora che anche la fornitura di una squadriglia di caccia che Zagabria sta “disperatamente” cercando di acquistare può diventare strategica. Così se solo un anno fa era Washington a far saltare l’accordo per la fornitura di 10 caccia F-16 Barak da parte di Israele (accordo firmato senza l’ok di chi ha fornito le tecnologie dell’aereo, ossia la Lockheed Martin, ossia gli Usa, ossia il Pentagono), oggi invece sta attuando una forte politica di lobbing e, reputiamo anche di sconti, con la Croazia per riuscire a piazzare almeno otto F-16 completamente compatibili con gli standard di guerra degli Usa e della Nato.
A febbraio la Bulgaria ha firmato un contratto con la compagnia americana Lockheed Martin per l'acquisto di otto aerei F-16 (blocco 70/72) per la somma di 1,256 miliardi di dollari. Secondo informazioni non ufficiali, a differenza dell'ultima gara, questa volta gli Usa sono estremamente interessati a vendere gli F-16 alla Croazia e faranno di tutto per garantire che Zagabria , in qualità di importante partner strategico, abbia quel modello di aereo. Non è ancora noto quale sia il prezzo dell’offerta presentata una decina di giorni fa dagli StatiUniti, assieme a quelle della Svezia, della Francia e di Israele (l’Italia si è sfilata). Tuttavia, fonti riservate sostengono che quest'anno si sono tenuti intensi colloqui con rappresentanti americani, durante i quali sono stati discussi anche gli importi specifici di una possibile offerta per gli F-16. Così, all'inizio dell'anno, Charles Hooper, l'allora direttore della Us Defense Security Cooperation Agency (Dsca), era a Zagabria dove avrebbe riferito alla controparte croata che gli Stati Uniti potrebbero offrire alla Croazia sei nuovi F-16, (blocco 70/72), che sarebbero stati consegnati entro tre anni, al prezzo complessivo di circa 700 milioni di dollari, compresa anche la formazione di piloti e tecnici, la logistica, e i pezzi di ricambio.
Nell'aprile scorso, poi, il capo di stato maggiore e co-presidente della commissione governativa per la selezione degli aeromobili, l'ammiraglio Robert Hranj , ha incontrato a Bruxelles, o meglio a Mons la sede operativa della Nato,i rappresentanti della compagnia americana Lockheed Martin, i quali hanno spiegato alla controparte croata che in caso di acquisto di F-16, la consegna potrebbe avvenire non prima di tre anni e mezzo dopo la firma del contratto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo