Gli sfilano il cellulare dalla sedia a rotelle

TRIESTE Gli rubano il cellulare in viale XX Settembre, mentre è in giro da solo sulla sua sedia a rotelle che aziona con il solo uso del mento. È accaduto ieri mattina tra le 11.30 e le 13, mentre l’uomo era da solo. Si chiama Sergio e da 17 anni è costretto su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia che gradualmente gli ha lasciato il solo uso del capo, immobilizzandogli tutto il resto del corpo.
Sergio ha una moglie che lo ama e accudisce, nonché una persona che si prende cura di lui, aiutandolo negli spostamenti. Di tanto in tanto però Sergio, sfruttando i comandi elettronici della sua carrozzina, va da solo a bere un aperitivo con dei suoi cari amici in un bar poco distante dal viale XX Settembre. Ieri era il suo compleanno, 55 anni, e per festeggiare in mattinata ha percorso la solita strada, come aveva già fatto tante volte, ma al ritorno a casa sua moglie, andando a prendere il suo telefono cellulare dalla tasca posta dietro alla sua sedia a rotelle (sempre chiusa con una cerniera lampo), ha compiuto l’amara scoperta: era stato rubato. Sergio, a causa della sua malattia, può rispondere alle chiamate solo con comandi vocali e il cellulare non veniva quindi mai estratto dalla tasca della carrozzina se non per ricaricarlo. Percorrendo la via a ritroso che aveva fatto Sergio per andare al bar e tornare a casa, la moglie è riuscita a ritrovare la sola custodia del telefono, gettata per terra.
«Sono triste per quanto è successo, ma ho trovato subito il calore della mia famiglia e di tante persone che mi hanno contattato per regalarmi un nuovo cellulare o manifestare la loro solidarietà. Ora sono sereno», dice Sergio a commento di quanto gli è accaduto. Ieri sera i familiari e gli amici hanno voluto poi festeggiare il suo compleanno insieme, nel divertimento e nell’affetto verso una persona che, seppur quasi immobile, ha dimostrato di avere un grande cuore, perdonando anche il ladro. «Non auguro del male alla persona che ha fatto questo a mio marito - afferma la moglie Lucilla -, gli dico solo di farsi un esame di coscienza per rendersi conto che se è arrivato a fare una cosa del genere ha toccato davvero il fondo. Per il cellulare non importa, a noi interessa solo che Sergio sia sereno. Per questo per il suo compleanno abbiamo organizzato una grande festa». In ogni caso la famiglia quanto prima provvederà a sporgere denuncia alla questura di Trieste.
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