Gli italiani di Rovigno in festa

Oggi si celebra il sessantacinquesimo “compleanno” della Comunità con una serata speciale

ROVIGNO. La Comunità degli italiani di Rovigno rappresenta sicuramente una delle roccaforti più solide dell’italianità in Istria e Quarnero: roccaforte, s’intende, della tutela dell’identità e non certo della chiusura verso le altre realtà nazionali, con le quali anzi coltiva i valori della convivenza e multiculturalità.

Ebbene, proprio stasera, la Comunità che si fregia del nome dell’antifascista Pino Budicin festeggerà il sessantacinquesimo anniversario della fondazione avvenuta subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. E lo farà al centro multimediale della città di Santa Eufemia in quanto la sede comunitaria è troppo piccola per eventi del genere.

Per celebrare degnamente la ricorrenza, come annunciato in conferenza stampa dai vertici della Comunità di Rovigno, verrà proposto un “assaggio” di tutte le attività svolte. Un accento speciale sarà dedicato alla ricca tradizione folkloristica e canora che è davvero unica al mondo nel suo genere.

Sul palcoscenico si esibiranno pertanto interpreti ed esecutori del tipico melos operanti all’interno della Comunità stessa, quindi della società “Marco Garbin”, ma anche artisti di società e associazioni esterne.

Come ha voluto sottolineare la presidente della giunta esecutiva comunitaria Cinzia Ivancic, per l’occasione, il palcoscenico vedrà esibirsi tanti, tantissimi giovani: il futuro dell’italianità, dunque, è assicurato ancora per tanto tempo.

Il vicesindaco italiano di Rovigno Marino Budicin, durante la presentazione della serata, ha invece ricordato come la Comunità si sia sempre mossa su tre direttrici: l’attività sociale interna, il contributo alla causa degli italiani rimasti e il contributo altrettanto prezioso, anzi fondamentale agli eventi sociali e culturali di tutta Rovigno. Budicin ha anche citato i tre personaggi di maggiore spessore tra gli italiani del posto: i compianti Antonio Borme e Antonio Pellizzer, nonché Giovanni Radossi, tutt’ora direttore del Centro di Ricerche storiche, ovvero dell’istituzione più prestigiosa a livello di Comunità nazionali italiane.

Alla cerimonia solenne per i sessantacinque anni di attività è attesa la presenza delle massime cariche dell’Unione Italiana e dell’Università Popolare di Trieste, nonché della Regione istriana e della Città di Rovigno.

La relazione sarà tenuta dal “padrone di casa”, il presidente Gianclaudio Pellizzer.

Passata la grande festa dell’anniversario, come precisato dalla stessa Cinzia Ivancic, l’attenzione della Comunità italiana si sposterà immediatamente sul mercatino di Natale che si svolgerà a Rovigno, come ormai da tradizione, dal 17 al 20 dicembre. Quest’anno, ha concluso la presidente della giunta esecutiva comunitaria, i proventi dell’iniziativa saranno devoluti all’arricchimento dei parchi giochi pubblici della città. (p.r.)

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