Gli indipendentisti corteggiano Prodani

L’ex grillino, tra i fondatori di Alternativa Libera, potenziale candidato sindaco in alternativa alla Lega Nord di Fedriga e Roberti
27/01/2015 Roma, nove parlamentari del Movimento 5 Stelle annunciano l'uscita dal gruppo parlamentare. Nella foto Tancredi Turco, Samuele Segoni, Aris Prodani
27/01/2015 Roma, nove parlamentari del Movimento 5 Stelle annunciano l'uscita dal gruppo parlamentare. Nella foto Tancredi Turco, Samuele Segoni, Aris Prodani

«Se si fa il mio nome la cosa non può che farmi piacere. E dimostra che il lavoro fatto in questi due anni per Trieste è stato apprezzato». Trieste Libera, Alternativa Libera. L’assonanza non è passata inosservata. Il parlamentare triestino Aris Prodani è tra i fondatori del movimento politico Alternativa Libera nato il 27 gennaio scorso da nove deputati e un senatore fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle e guidata dal deputato friulano Walter Rizzetto.

Il suo nome circola come possibile candidato sindaco per il 2016 di un variegato fronte indipendentista, come alternativa alla Lega lepenista di Massimiliano Fedriga e Pierpaolo Roberti più vicina a Pro Patria che al Tlt. Fantapolitica, per ora. Ma di cui si parla negli ambienti triestini. «In questo momento ci sono altre priorità. Siamo impegnati a lanciare il movimento appena nato. A breve ci sono le elezioni amministrative di primavera. Potremmo essere presenti in alcune realtà. C’è molto interesse, e non solo da parte di ex Cinque Stelle» spiega Prodani.

Archiviata la querela contro Giurastante

E Trieste? «Ci stiamo ragionando. Non sono rimasto solo» spiega Prodani, che nei due anni da parlamentare grillino ha rappresentato a Roma molte delle istanze indipendentiste: dall’inesistenza della Provincia alla città metropolitana, dalla difesa del Punto franco alla contrarietà alla sdemanializzazione del Porto Vecchio. Alcune battaglie che potrebbe diventare parte di una piattaforma elettorale. «Non lo so. Non lo escludo a priori. Non voglio sembrare democristiano, ma è ancora troppo presto. Le battaglie che ho fatto in Parlamento le ha fatte nell’interesse di Trieste, non rifacendomi al Trattato di pace o all’Allegato Ottavo. I punti di incontro ci sono. Molte battaglie si possono condurre assieme. È troppo presto per parlare di liste civiche o altro. Ma non lo escludo assolutamente. Abbiamo tempo. Tutte le strade sono aperte». Quello che è certo è che in un anno potrebbe cambiare tutto.

E gli indipendentisti corteggiati a Trieste anche dalla Lega e da Forza Italia? L’unica certezza è che ciò che resta del Movimento Trieste Libera, dopo due scissioni, non sarà della partita: sul tabù elettorale Roberto Giurastante e Paolo G. Parovel hanno edificato la loro setta indipendentista. Chi si presenta alle elezioni italiane, dal loro punto di vista, è un traditore della causa del Tlt.

Presente al voto è invece il minuscolo Fronte dell’Indipendenza del Tlt di Giorgio Marchesich, che lo scorso anno è riuscito nell’impresa di eleggere un consigliere a San Dorligo della Valle. Territorio Libero³, con il presidente Vito Potenza e il segretario Nicola Sponza, non ha ancora deciso il da farsi. Domani si riunisce in assemblea nella sede di via Roma per dibattere proprio il tema delle amministrative. Esserci o non esserci? Da soli o assieme ad altri movimenti?

Il dibattito è aperto anche sul ruolo dell’onorevole Prodani: la sua eventuale candidatura a sindaco è circolata nella sede di via Roma. Non è un mistero.Da deputato si era anche speso a difesa dei militanti indagati dalla magistratura per una manifestazione in Porto Vecchio. «Con Prodani c’è un buon rapporto e parecchie convergenze. Lavoriamo bene assieme - fanno sapere -. Ma la scelta di presentarsi alle elezioni tra un anno è a prescindere dalla sua presenza».

La discussione è attorno all’utilità della via istituzionale per affermare le ragioni del Tlt. «Se si va a elezioni si va per vincere. Per prendere il potere. Non ci interessa eleggere due consiglieri comunali» è il ragionamento base. «Dentro Trieste Libera, quando è stato concepito il movimento nel 2011 - raccontava tempo fa Potenza, presidente di Territorio Libero³ - si è sempre discusso del fatto che l'unica possibilità di partecipare erano le amministrative, perché sono le uniche elezioni riguardanti il territorio. Poi è arrivato Giurastante, che ha imposto la sua linea, e tutto ciò è stato cancellato. Allo stato delle cose non c'è nessuna lista e nessuna intenzione a candidarsi, ma in futuro, se ci saranno sviluppi particolari, non si può escludere questa eventualità. In ogni caso la scelta spetterà all'assemblea generale del movimento». Domani la decisione.

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