Gli ex della Minerva Airlines incassano l’80% degli arretrati

A quattordici anni dal fallimento della compagnia con base a Ronchi dei Legionari ammessa la liquidazione di una parte di stipendi e Tfr. Ma la partita rimane aperta

ronchi

A quattordici anni dal fallimento della Minerva Airlines, compagnia aerea con base d’armamento all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, qualcosa si muove. La società si era insediata sin dalla sua fondazione, con l’assunzione di piloti, assistenti di volo, tecnici, personale di terra e amministrativo. Quasi 200 persone che, dopo una lunga attesa, hanno visto erogare l’80% di quanto ammesso, vale a dire stipendi arretrati, trattamento di fine rapporto e altro ancora. I soldi sono arrivati a tutti quanti, a scaglioni, da metà aprile a fine maggio.

Ma non è ancora finita del tutto. Donne e uomini della Minerva Airlines sono ora in attesa di conoscere l’esito delle varie revocatorie per eventualmente sollecitare il giudice alla presentazione dell’ennesimo piano di riparto, qualora ci fossero ancora disponibilità di fondi. Nel caso in cui non ci fosse più nulla, il tribunale, a quel punto, potrà chiudere il fallimento e ogni speranza residua potrà dirsi conclusa.

Non resta che attendere il 15 settembre, che rappresenta il limite massimo per le ferie dei tribunali e iniziare, allora, a sollecitare i legali. Gli ex di Minerva Airlines oggi sono sparsi in tutto il mondo, dalla Cina all’America e dall’Africa al Nord Europa. Ci sono anche tecnici e personale di terra, non solo piloti e assistenti di volo che, ovviamente, hanno dovuto cercarsi un altro lavoro nel settore. Chi aveva famglia e non poteva spostarsi dalla zona di Ronchi dei Legionari ha dovuto giocoforza cambiare aria.

Arrivare all’erogazione dell’80% non è stata impresa facile. Due anni fa, dopo dodici anni senza che nulla accedesse, la sede e l’hangar che si trovavano ai lati della zona artigianale ronchese, ma anche alcuni beni della Minerva Airlines sono stati venduti. In seguito ai pagamenti avvenuti è stato possibile effettuare un piano di riparto che è stato trasmesso, la scorsa estate, tramite i loro avvocati, ai tanti ex dipendenti rimasti ancora a bocca asciutta.

Era il 23 luglio del 2004 quando il tribunale di Catanzaro dichiarava fallita Minerva Airlines, compagnia aerea con base d’armamento all’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Già nell’ottobre del 2003 i dieci Dornier 328 che, con insegne Alitalia, componevano la flotta del vettore, erano tornati alla base e i voli erano stati sospesi. A quell’epoca, non era cosa da poco, Minerva effettuava dodici rotte sul territorio nazionale con ben 300 collegamenti settimanali. Molti dei quali proprio dal Friuli Venezia Giulia, ad esempio per Roma e Genova. S’era parlato di alcune manifestazioni di interesse, ma furono solo speranze vane. —



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