Gli esuli istriani contro McDonald’s a Trieste: «Causa degrado»

Il presidente dell’Unione Lacota: «Senza il locale piazza Goldoni era tranquilla». La multinazionale non replica. Nell’area rafforzati i controlli della Polizia
Silvano Trieste 2018-02-10 Piazza Goldoni, Sala Bingo e McDonald's sotto controllo dalla Polizia
Silvano Trieste 2018-02-10 Piazza Goldoni, Sala Bingo e McDonald's sotto controllo dalla Polizia

TRIESTE Il degrado, lo spaccio e le aggressioni segnalate in piazza Goldoni, che hanno costretto la Questura a rafforzare la vigilanza serale, avrebbero una causa: la presenza del McDonald’s. È l’Unione degli istriani, la storica associazione con sede in palazzo Tonello, a puntare l’indice sul fast food all’angolo della piazza, sotto gli uffici del sodalizio. La situazione, in tutta la zona circostante, sarebbe scivolata in un inarrestabile imbarbarimento proprio da quando si è insediato il locale.

«Vorrei precisare come lo stato di degrado e quello di insicurezza in cui versano piazza Goldoni, via Pellico e, soprattutto, la Scala dei Giganti - rileva il presidente dell’Unione degli istriani Massimiliano Lacota - siano stati provocati dall’apertura del McDonald’s. Prima di allora, non c'era alcun pericolo per nessuno mentre ora, invece, dopo una certa ora è più che consigliabile evitare di esserci. Nulla di personale contro l’esercizio pubblico, ma il danno che ha portato a tutti è notevole».

Trieste, aggressioni e spaccio: stretta sulla sicurezza in piazza Goldoni
Silvano Trieste 2018-02-10 Piazza Goldoni, Sala Bingo e McDonald's sotto controllo dalla Polizia


Questa, dunque, la presa di posizione di Lacota. Il numero uno dell’Unione ha più volte denunciato la situazione di «vero pericolo» che starebbe subendo l’area. E, in particolare, proprio la Scala dei Giganti; tanto più a partire dall’imbrunire, «quando gruppetti di giovani e di richiedenti asilo stazionano sui gradini e sulle aree monumentali del complesso, occupandole e lordandole. Al mattino, specialmente di lunedì, sono impressionanti». Sporcizia, bottiglie, lattine e contenitori abbandonati per terra, pareti imbrattate da scritte e graffiti. E, ancora, ragazzi che si appartano per fumare spinelli.

«Il danno - osserva Lacota - è anche d’immagine, soprattutto d’estate quando frotte di turisti utilizzano la Scala per raggiungere la zona monumentale di San Giusto, e questo perché nelle maggiori guide turistiche si segnala come consigliato tale percorso di visita».

«La Scala dei Giganti - accusa ancora il presidente dell’Unione degli istriani - è un centro di spaccio di droga, e più volte sono stato testimone di quanto avviene. Finalmente la notizia dell’intensificazione dei controlli ed un presidio permanente da parte delle forze dell’ordine potrebbe ripristinare lo status quo, almeno un buona parte: va però considerata soprattutto la Scala dei Giganti, che va monitorata costantemente». Nessuna replica dal McDonald’s, contattato ieri pomeriggio.

Quello di Lacota è comunque anche un invito alle forze di polizia ad allargare il raggio di azione dei controlli.

In questi giorni, come annunciato dal questore Isabella Fusiello, la polizia è presente in piazza Goldoni nelle fasce orarie serali con una pattuglia fissa con i lampeggianti in funzione. Un’iniziativa assunta per incrementare la vigilanza nell’area, richiesta a gran voce dai residenti in seguito ad alcuni casi di molestie e aggressioni avvenute nelle ultime settimane nei confronti di passanti e giovani. Sotto osservazione pure bar, fast food, sale giochi e sale scommesse. E, naturalmente, chi frequenta abitualmente i locali. Alcune persone sono già state identificate. «Un’automobile della polizia con i lampeggianti accesi costituisce un valido deterrente per i malintenzionati - spiegava Fusiello -, questa è una misura preventiva. Non abbiamo l’obiettivo di punire e sanzionare, ma di farci vedere».

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