Gli esercenti in zona rossa: "Diteci cosa dobbiamo fare"
I locali e i negozi che si trovano nella “zona rossa” - dunque piazza Unità in buona sostanza - potranno continuare a lavorare comunque: per i commercianti non si prevede alcuna chiusura forzata. «Chi è sulla piazza può decidere di tenere tranquillamente aperto oppure fermarsi – spiega il prefetto di Trieste Annapaola Porzio – possono fare come credono. Ma ovviamente durante l’orario prestabilito per lo stop, da fuori non ci sarà alcuna possibilità di entrare dentro».
In attesa di delucidazioni. Ma le associazioni di categoria attendono delucidazioni precise. «È necessario capire il prima possibile come bisognerà comportarsi – avverte Bruno Vesnaver, presidente provinciale della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) – perché da quanto ne sappiamo noi l’organizzazione non è stata ancora definita con esattezza. Noi dobbiamo avvisare i nostri associati e anche i commercianti. E pure i negozianti devono sapere cosa dovranno fare.
Una sfilza di domande. Quali sono gli orari di accesso nel perimetro vietato? Quali sono esattamente le vie interessate?», incalza Vesnaver. «La mia non è una polemica – puntualizza l’imprenditore triestino – ma la Fipe sta aspettando indicazioni puntuali, perché la gente deve sapere come regolarsi il 12 luglio. Ben vengano comunque eventi come questo che creano lustro e immagine per la città, anche se qualche malcontento inevitabilmente ci sarà. Ora però la situazione ci pare un po’ in alto mare, attendiamo ancora qualche giorno».
Il prefetto ne è consapevole: «È nostro interesse far sapere alla cittadinanza come dovrà comportarsi», sottolinea Porzio. La conferenza stampa annunciata dalla Prefettura chiarirà ogni dubbio. Per ovvi motivi di sicurezza non è noto dove alloggeranno i Capi di governo e di Stato attesi agli incontri internazionali, anche se è chiaro che saranno impiegati prevalentemente gli hotel limitrofi a piazza Unità proprio per rendere più agevoli e protetti gli spostamenti con le scorte. Ma i funzionari, gli staff dei presidenti e dei ministeri, saranno ospitati anche in altre strutture della città, non solo quelle del centro che si trovano nelle vicinanze di Prefettura, Regione e Comune.
«Le decisioni sono in corso anche da questo punto di vista», rileva il prefetto Porzio. Ma l’impatto di un evento di queste dimensioni, sul settore, è fuori discussione. «Non c’è il tutto esaurito – afferma Guerrino Lanci, componente del direttivo di Federalberghi – però tra rappresentanti di governo, forze di sicurezza, addetti, entourage e giornalisti, la pressione è indubbiamente alta. E ricordo che siamo già in un periodo di alta stagione per il turismo cittadino. Certo, se tutto ciò si concentrasse da novembre a marzo, sarebbe meglio. Ma non ci lamentiamo». (g.s.)
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