Gli animalisti insorgono contro la Notte dei ghiri «Una festa crudele»
FIUME Si stanno sprecando le polemiche intorno alla pluridecennale e popolare manifestazione intitolata “Notte dei ghiri”, che è in programma sabato 13 ottobre, a Kozji Vrh, piccola località nei pressi di Čabar, abitato del Gorski kotar al confine con la Slovenia e che dista una novantina di chilometri da Fiume. Ad insorgere contro l'evento è stata la Rete per la tutela degli animali (riunisce ben 43 associazioni), che ha chiesto alle autorità locali e regionali di vietare l'appuntamento, definendolo crudele e sanguinario nei riguardi di questo piccolo roditore.
Al contrario dell'Italia, caccia, commercializzazione e consumo dei ghiri non sono vietati in Croazia, anzi. Nell'area di Čabar (e anche altrove) la caccia a questo piccolo mammifero è molto diffusa in quanto le sue carni sono considerate una leccornia. La “Notte dei ghiri” a Kozji Vrh è in questo senso considerato un happening irrinunciabile, con visitatori che arrivano anche da Fiume e dall'Istria per assistere a questa festa e gustare un piatto di ghiro al sugo. Gli animalisti croati hanno deciso invece di entrare in azione, chiedendo pubblicamente che l'evento di sabato prossimo venga vietato e finisca per sempre nel dimenticatoio quale «rappresentazione incivile, messa in atto dalla primitiva popolazione locale». Più in là di tutti è andato un dottore in scienze che, riferendosi agli abitanti del Gorski kotar e alla loro tradizione di catturare e cibarsi dei ghiri, ha scritto tramite Facebook che grazie alla crisi demografica presente in questa regione dell'entroterra fiumano «tra qualche anno spariranno questi trogloditi e le loro malate tradizioni».
Si è beccato una denuncia per incitamento all'odio e all'intolleranza. Sulle reti sociali vi è una netta spaccatura, con alcune persone favorevoli alla “Notte dei ghiri” che hanno però ammesso come la manifestazione presenti un segmento da stigmatizzare. Si tratta della gara a chi scuoia più velocemente le bestioline, competizione che non piace a tantissimi visitatori. Il sindaco di Čabar, Kristijan Rajšel, ha comunque assicurato che l'appuntamento ci sarà, a prescindere dalle critiche degli animalisti. —
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