Gli ambientalisti: «Secretato lo studio sulla sismicità attorno a Krško»
«I governi di Slovenia e Croazia divulghino lo studio dell’Istituto francese sulla sicurezza nucleare, che ha evidenziato un elevato rischio sismico nella zona di Krsko». Lo chiedono Wwf Italia e Legambiente, in una nota inviata nei giorni scorsi ai ministeri competenti di Lubiana e Zagabria, comproprietari dell’impianto che si trova a pochi chilometri da Trieste.
«La stampa - ricordano le associazioni ambientaliste - aveva dato notizia alla fine di marzo delle conclusioni di questo studio, commissionato dalla società che gestisce la centrale in funzione del progetto di raddoppio. Un progetto che aveva sollevato l’entusiasmo dell’ex presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, il quale si era spinto a proporre l’intervento economico della Regione a sostegno di tale impresa. Lo studio - sostengono - è stato però secretato dalla società che lo aveva commissionato».
Per gli ambientalisti «le conclusioni sulla sismicità di Krsko non possono non riguardare anche l’esistente centrale nucleare, che il Piano Energetico sloveno vorrebbe mantenere in funzione fino al 2043, la cui pericolosità è stata più volte denunciata in passato e la cui chiusura è stata richiesta più volte».
Wwf e Legambiente chiedono infine che anche il Ministero dell’Ambiente italiano e la Regione Fvg «si attivino verso le istituzioni slovene e croate, affinchè lo studio francese sia reso pubblico».
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