Gli alunni attaccati dai gabbiani, vietato far merenda in giardino

Il sindaco Raugna ha emesso un’ordinanza per allontanare gli uccelli dalla città e distruggere i nidi per impedire le riproduzioni. È diventata una piaga in centro
Lasorte Trieste 16/03/17 - Piazza Unità, Gabbiani
Lasorte Trieste 16/03/17 - Piazza Unità, Gabbiani

Gabbiani a Trieste, +10% l'anno. Di chi è la colpa?

TRIESTE Scolari delle medie e insegnanti attaccati dai gabbiani durante la ricreazione in giardino. È emergenza in città e soprattutto è scoppiato l’incubo alla scuola media Marco Polo di Grado dove i comportamenti aggressivi dei volatili su alunni e docenti che stavano mangiando la merenda o uno snack all’aperto hanno provocato l’attacco dei volatili che, per portar via il mangiare dalle mani, hanno causato ferite ai ragazzi: leggere ferite da taglio alle mani, al labbro di un ragazzo e altre ferite minori. Immediato l’intervento del Comune: il sindaco Dario Raugna ha emesso un’ordinanza d’urgenza: saranno attuali dei provvedimenti di prevenzione e allontanamento dei gabbiani che hanno assalito i ragazzi della scuola.

Uno dei casi precedenti

Venezia, gabbiano reale ruba il panino alla turista


Tutto è iniziato dopo la relazione dello stesso istituto scolastico che segnalava «comportamenti aggressivi sugli alunni e docenti che, in alcune circostanze, hanno causato leggere ferite da taglio alle mani, un taglio al labbro di un ragazzo e ferite alle mani che sono state medicate».

La conseguenza è stata che il dirigente scolastico ha ordinato che le ricreazioni si svolgessero unicamente all’interno dell’edificio scolastico. Tuttavia, nonostante le precauzioni era stato osservato che l’aggressività dei gabbiani non diminuiva e che gli attacchi ai ragazzi persistevano, anche in assenza di cibo all’uscita dalla scuola.

Grado, bambini assaliti dai gabbiani in spiaggia
Un gabbiano in picchiata, sempre più episodi che vedono gli uccelli colpire l’uomo (Foto Lasorte)


I fatti segnalati sono accaduti ancora nel novembre dello scorso anno ma solo ai primi di febbraio, per l’esattezza il giorno 8, si è tenuto un incontro presso la sede municipale del Comune di Grado.

È stata riscontrata la necessità di intervenire prima possibile alla luce dei comportamenti aggressivi dei gabbiani ritenendo prioritario indirizzare gli interventi in via preventiva a ostacolare l’insediamento delle coppie che si devono riprodurre attraverso azioni di disturbo e rimozione del materiale di costruzione del nido prima della deposizione delle uova e, qualora si renda necessario, di intervenire su esemplari particolarmente confidenti e aggressivi anche al di fuori della stagione strettamente riproduttiva. Un’ azione che si svilupperà già nel corso della stagione riproduttiva in corso.

Grado, bambini assaliti dai gabbiani in spiaggia
Un gabbiano in picchiata, sempre più episodi che vedono gli uccelli colpire l’uomo (Foto Lasorte)


Dalla relazione dell’istituto scolastico del novembre scorso si è arrivati a ogni modo al primo febbraio di quest’anno quando, come spiega nell’ordinanza il sindaco, il dottor Andrea Cadamuro del Coordinamento attività di vigilanza, controllo e monitoraggio del Corpo forestale regionale che si occupa in particolare delle emergenze in materia di controllo della fauna selvatica della Regione, a seguito di un sopralluogo effettuato alla scuola media Marco Polo ha potuto constatare quanto accadeva in un incontro tra i servizi proponendo un vertice con i settori regionali coinvolti dalla problematica e il Comune di Grado.

Conclusione: «È stata riscontrata la necessità di intervenire prima possibile. Da tutto questo è nata l’ordinanza del sindaco pubblicata mercoledì scorso con la quale viene ordinato al servizio ambiente del Comune “di procedere al controllo della specie Gabbiano reale nel Comune di Grado immediatamente e fino ad entrata in vigore del Piano di contenimento degli impatti provocati dal Gabbiano reale (Larus michahellis)”».

Gabbiani 'feroci', rischioso andare in chiesa


Il provvedimento del sindaco è stato inoltrato anche alla Regione per le attività di rispettiva competenza, in particolare relativamente alle azioni di controllo fauna da attuarsi possibilmente in collaborazione con il Corpo forestale regionale. Inizialmente si parlava di «Prima concreta azione» perché di proteste per assalti di gabbiani in questi anni ne sono state fatte davvero tante come testimoniano le segnalazioni dei tanti attacchi in Costa Azzurra, ma episodi di questo genere accadono un po’ dappertutto anche lungo i viali pedonali.

In certi punti dell’isola è, tra l’altro, quasi impossibile ad esempio fare delle feste di compleanno all’aperto proprio a causa dell’arrivo continuo dei voraci gabbiani. Senza contare che disastri fanno attorno ai cassonetti dei rifiuti (causa anche l’inciviltà delle persone che li lasciano aperti o gettano le immondizie all’esterno) ma anche per gli escrementi che lasciano cadere dall’alto che lordano le strade ma soprattutto colpiscono anche le persone. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo