Gli allievi dell’Ic Roiano Gretta ricevuti da Mattarella per l’impegno sulla Shoah

TRIESTE Sergio Mattarella ha fatto da insegnante per un giorno a 24 alunne e alunni dell’istituto comprensivo Roiano Gretta. Per assistere all’eccezionale lezione, la delegazione triestina è stata ricevuta a Roma giovedì dal Presidente della Repubblica in persona. Il motivo del prestigioso invito al Colle? Il volume “Il cielo pure è in pianto. L’Olocausto nelle poesie delle bambine e dei bambini” (Edizioni Irsec-Istituto regionale per la storia della Resistenza e per l’età contemporanea nel Fvg). Il libello raccoglie componimenti sulla Shoah scritti dagli stessi alunni, nell’ambito di un laboratorio di poesia portato avanti da Liliana Marchi - per tutti maestra Lilli - nella scuola Saba. Quasi tutti gli autori oggi frequentano invece la scuola media Addobbati Brunner, parte dello stesso istituto.
Con loro a Roma c’erano la preside Chiara Pocecco, l'infaticabile maestra Lilli e le insegnanti Elena Declich, Francesca Vascotto, Giulia Pegani, Barbara Betti e Cristina Chiurco. La visita è iniziata con un tour del Quirinale e quindi una lauta merenda, offerta dalla Presidenza della Repubblica. Le scolaresche - arrivate da Veneto, Piemonte, Campania e Lazio, oltre che da Trieste - hanno poi avuto la possibilità di rivolgere al Capo di Stato una domanda ciascuna. Luca Urpis, a nome del gruppo triestino, ha chiesto come le generazioni più giovani possono contrastare il cambiamento climatico. Dopo il momento di confronto, quello delle foto con il presidente, che in quel frangente ha elogiato il libro degli studenti della maestra Lilli. Libro di cui al Quirinale sono state lasciate due copie: una per lo stesso Mattarella e una per la senatrice a vita Liliana Segre. Ragazze e ragazzi si sono sentiti onorati per aver incontrato la prima carica dello Stato e hanno assicurato che non dimenticheranno quella giornata. A Sofia Zangrilli è «sembrato che il presidente riponga molta fiducia in noi ragazzi e nelle nostre capacità». Anna Bradassi «inizialmente» era «quasi in soggezione ma lui poi ci ha messi subito a nostro agio». —
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