Giunta sotto tiro per il corso “social” alla sorella di Russo

Sossi (Sel): «Problema politico, si ritirino i provvedimenti» Bertoli (Fi): «Consulenze di famiglia». Il sindaco: «Ora basta»
Lasorte Trieste 17/08/13 - Piazza Unità, Municipio
Lasorte Trieste 17/08/13 - Piazza Unità, Municipio

Forza Italia attacca ironizzando: «La casualità governa la nostra vita ma soprattutto indirizza le scelte del Comune di Trieste - sono le parole di Everest Bertoli -. Due consulenze esterne a moglie e marito non capitano ogni giorno, un po’ come vincere al Superenalotto». Dall’altra parte della barricata, nella maggioranza di centrosinistra, è Sel a esternare con fastidio: «Ho subito chiesto al sindaco di ritirare i provvedimenti - tuona Marino Sossi -. Peraltro i sindacati fanno notare che è stato appena siglato il codice di comportamento dei dipendenti: vale per tutti o no in Municipio? Porterò il tema all’interno del partito per capire il da farsi: è un problema politico». Anche sul web non sono mancate frecciate e battute sulla questione. Quale? L’affidamento diretto dell’incarico di effettuare dei corsi di formazione sui social network - rivolti a sette dipendenti comunali - alla società UauAcademy. Società di cui è titolare Rosa, per tutti Rosy, Russo, sorella del senatore del Pd Francesco e moglie di Francesco Rosato, ex direttore della Ferriera di Servola al quale a fine 2012 il Comune aveva conferito un incarico (da 47mila euro per sei mesi) di assistenza tecnica per la valutazione degli aspetti economico-ambientali in tema di riconversione industriale dell’area di Servola. Una scelta che aveva creato malumori nell’opposizione e anche nella maggioranza del sindaco Roberto Cosolini, il cui partito di provenienza è proprio il Pd, principale forza della sua coalizione. Dal cognato alla sorella di Russo, o meglio alla società di Rosa Russo, dunque, con “missione” e compenso profondamente differenti. Il Comune ha destinato in tutto 1.350 euro ai corsi sui social media. Forza Italia e Sel non discutono il quantum, ma l’opportunità di procedere all’affidamento. «Prima la consulenza sulla Ferriera a Francesco Rosato e adesso quella a Rosy Russo», rileva Bertoli.

Molto deciso, su facebook, Francesco Russo: «L’ho già detto più volte - scrive -: sono pronto a dimettermi immediatamente qualora venga dimostrata una qualsiasi mia azione volta a favorire, in maniera indebita, una persona a me vicina. Fino a quel momento, però, cari promotori della “macchina del fango”, sappiate che continuerò a impegnarmi, se possibile, con ancor maggior forza e determinazione, contro l’imbarazzante immobilismo cui i soliti noti continuano a costringere Trieste e la sua economia». Mentre il sindaco Roberto Cosolini ribatte così a Bertoli e Sossi: «Dalle informazioni che ho assunto tra ieri e oggi (martedì e ieri, ndr), considerato che prima non ero a conoscenza dell’affidamento - sottolinea il primo cittadino senza celare la propria irritazione per essere stato informato a cose fatte -, sette dipendenti comunali hanno partecipato a corsi della società della quale è titolare la signora Russo, corsi tenuti non da lei ma da docenti specializzati di cui la stessa academy si avvale. E mi si dice che sia l’unica realtà in regione disponibile e pronta per fornire informazioni sull’uso di social media e web. Vi si sono rivolti pure illycaffè, Generali, Camera di commercio di Pordenone, Università di Trieste, Telit e Primorski». Non è tutto: «Interpretando il senso delle osservazioni di Sel - riprende Cosolini - dico che c’è un’ipersensibilità nell’opinione pubblica di cui bisogna tenere conto anche per evitare che la gente faccia di tutta l’erba un fascio. Può sembrare ingiusto, ma queste cose non possono più succedere. E - conclude il sindaco -, se capisco la sensibilità di Sel, rinvio al mittente gli attacchi di Forza Italia: vogliamo ricordare quanti, da cognati a compagne di esponenti politici, sono diventati presidenti o vicepresidenti di società partecipate o hanno avuto incarichi, con emolumenti ragguardevoli, in enti e così via? L’opposizione non tenti speculazioni di questo tipo: noi quel sistema l’abbiamo normalizzato, riducendo numero di amministratori ed emolumenti. Quindi, mi facciano il piacere...».

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