Giunta, i “piccoli” in corsa alla conquista di un posto

L’IdV rivendica il ruolo di vicesindaco o di numero due a Palazzo Galatti La Fds fa il nome di Zagabria. Slovenska skupnost: vogliamo essere coinvolti

Foto BRUNI Trieste 30 05 2011 Roberto Cosolini nuovo sindaco di Trieste
Foto BRUNI Trieste 30 05 2011 Roberto Cosolini nuovo sindaco di Trieste

C’è chi, come la Federazione della sinistra, gioca a carte scoperte blindando in partenza un paio di uomini chiave. C’è chi, a partire dall’Italia dei Valori, non fa nomi ma mette ipoteche nette su incarichi di peso. E chi, come Sel, prima di scoprirsi vuol conoscere le mosse degli interlocutori. Tattiche diverse che rispondono a un identico obiettivo: far fruttare il contributo dato al successo del centrosinistra ottenendo quanta più visibilità - e posti - possibile nelle future giunte Cosolini e Bassa Poropat.

L’offensiva dei piccoli partiti insomma è partita e fronteggiarla non sarà così semplice. Perché se è vero che la torta, questa volta, è grande, è altrettanto indubbio che gli appetiti sono particolarmente sostanziosi. L’IdV, ad esempio, intende calare assi non da poco: rivendica infatti per sé il ruolo di vicesindaco o, in alternativa, di vicepresidente di palazzo Galatti. «Incarichi che - spiega Paolo Bassi, eletto in Consiglio comunale -, in linea con le indicazioni nazionali del partito, dovranno andare a premiare chi ha ottenuto i migliori risultati». Quindi Emiliano Edera in Municipio o Majda Canziani in Provincia, visto che il recordman di preferenze espresso dall’Idv in Consiglio provinciale, Fabio Longo, è già stato inserito nella squadra di Nerio Nesladek a Muggia.

Non meno decise le condizioni poste dalla Federazione della sinistra. «Chiediamo innanzitutto il riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto da Giorgio Kosic (ex assessore alla Sanità di Muggia ndr) - precisa il segretario provinciale di Rc Iztok Furlanic -. Auspichiamo possa essere riconfermato nell’esecutivo Nesladek ma, in alternativa, potrebbe essere utile anche nelle giunte di Comune o Provincia. Qui puntiamo anche alla riconferma di Denis Visioli (ex responsabile Ambiente) o, in alternativa, all’ingresso di Giuliana Zagabria (segretaria dei Comunisti italiani ndr). In Comune, infine, potrebbero essere scelti la Zagabria stessa o uno degli eletti (opzione che, vista l’indisponibilità di Marino Andolina, finirebbe per ricadere sullo stesso Furlanic ndr). Quanto alle deleghe - chiude - non poniamo paletti, chiediamo però di istituire un assessorato ai rapporti con la cittadinanza».

Nessun nome invece, a eccezione di quello già filtrato di Umberto Laureni indicato per l’assessorato all’Ambiente in Comune, in casa Sel. «Vogliamo prima capire come i neodletti intendono organizzare la distribuzione delle deleghe - spiega Giulio Lauri -. Solo una volta chiarito il quadro complessivo faremo le nostre riflessioni». Linea simile, seppur con toni più marcati, per l’Unione slovena. «Per ora non abbiamo messo sul piatto nomi, ma una decisa richiesta di coinvolgimento a livello di giunte - osserva il segretario Peter Mocnik -. Vedremo se ci saranno le condizioni per esprimere un assessore in Comune e uno in Provincia. L’importante comunque è esser trattati come tutte le altre forze della coalizione».

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