Giunta Dipiazza allo sprint deleghe: la Cultura a Rossi o Tonel
TRIESTE. Il vertice di ieri pomeriggio nel Salotto azzurro del municipio non ha chiuso la partita. Non ancora. Ma la fumata bianca sulla nuova giunta Dipiazza è ormai a un passo, sia per i dieci nomi degli effettivi che la comporranno sia per le deleghe assegnate ai singoli. Proprio l’ingranaggio delle attribuzioni dei campi di competenza va ancora completato per poter essere del tutto funzionante. Non a caso, i contatti continueranno oggi telefonicamente e per domattina pare sia in programma un nuovo incontro, quello finale, dopo il quale il primo cittadino annuncerà la sua squadra in una conferenza stampa. La data promessa è quella del primo luglio e Dipiazza la rispetterà.
L’esecutivo, comunque, è fatto per nove decimi. A ieri sera, infatti, il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia - An non aveva ancora ufficializzato il solo nome mancante, il suo assessore, di sicuro una donna. Nicole Matteoni, Elisa Lodi o Federica Verin: una delle tre completerà il quartetto rosa nella giunta, affiancandosi alla ex aennina di Forza Italia Angela Brandi e alle due leghiste Luisa Polli e Serena Tonel. Oltre a loro, le certezze sono, come già emerso, il vicesindaco in pectore Pierpaolo Roberti, segretario provinciale del Carroccio, i due fedelissimi del sindaco, cioè Giorgio Rossi e Carlo Grilli della Lista civica Dipiazza, e gli altri forzisti Maurizio Bucci, Lorenzo Giorgi e Michele Lobianco. Qualunque sia la prescelta da Fdi-An, che deciderà in base alle funzioni attribuite alla propria casella, al cinquanta per cento sarà una giunta nel segno del ritorno al passato: Rossi, Grilli, Brandi, Bucci e Lobianco sono già stati assessori comunali con Dipiazza. Nel contempo, vi sarà un’altra metà di volti nuovi.
L’abbinamento assessori-deleghe non è appunto ultimato. Ci hanno lavorato intensamente durante la riunione di ieri proprio Dipiazza (che terrà per sé l’Ambiente), Rossi, Roberti, il coordinatore provinciale di Fdi-An Claudio Giacomelli e, per Fi, Piero Camber (che non avrà un ruolo assessorile ma quello di capogruppo forzista in Consiglio comunale). A palazzo Cheba è stato avvistato nel pomeriggio pure il coordinatore regionale di Fdi-An Fabio Scoccimarro, ma per una manciata di minuti. Deleghe, dunque: Giorgio Rossi - nella prima giunta Dipiazza ai Lavori pubblici e nella seconda all’Educazione - sembra vicinissimo a incombenze per lui inedite. Si profila infatti lo Sport e il suo nome è un’opzione per la Cultura, che potrebbe però anche andare alla leghista Tonel.
A proposito di Lega Nord, i padani hanno ribadito la necessità di una manovra generale equilibrata, nel rispetto di tutte le componenti della coalizione. Un messaggio, è trapelato, rivolto in particolare alla Lista Dipiazza. E sul cui contenuto Fi e Fdi-An si sono trovate sostanzialmente a convergere. Il Carroccio avrà la Sicurezza, che andrà a Roberti, e punta forte su Pianificazione urbana e Bilancio, deleghe - in particolare la prima - per le quali è pronta Polli. Se però Tonel non dovesse ricevere la Cultura, potrebbe a sua volta ottenere la pesantissima investitura alle Finanze. In Forza Italia, Lobianco è destinato a riprendere in mano l’assessorato al Personale, a Giorgi non è escluso finiscano i Lavori pubblici (altrimenti all’esponente del partito di Giorgia Meloni?) mentre per Bucci all’orizzonte ci sono le Attività produttive e il Turismo, sul quale aveva già lavorato nella precedente esperienza in piazza Unità. Fi vedrebbe infine di buon occhio un altro “ritorno a casa”, quello di Brandi all’Educazione, soluzione a ieri sera non ancora sicura. Rossi a parte, la Lista Dipiazza avrà in Grilli l’assessore alle Politiche sociali: pure qui, un bis a cinque anni di distanza.
Gli assessori esterni, quindi, sono tre: Bucci, Polli e la donna espressa da Fdi-An. Gli altri sette, eletti in Consiglio comunale, dovranno lasciare l’aula: così vuole il sindaco. Subentreranno loro, i primi dei non eletti delle rispettive formazioni politiche. Per Forza Italia approderanno a Palazzo Alberto Polacco, Andrea Cavazzini e Guido Apollonio. Per la Lista Dipiazza, Massimo Codarin e Roberto Cason. Per la Lega Nord, Michele Claudio e Monica Canciani. Nei prossimi giorni, si aprirà poi la corsa per la poltrona di presidente del Consiglio municipale: nelle ultime ore, è circolata l’ipotesi Everest Bertoli di Forza Italia, nella scorsa consiliatura capogruppo dei berlusconiani.
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