Giunta comunale di Trieste, Cosolini cambierà quasi mezza squadra
Più che un rimpasto, una rivoluzione. Perché le uscite non saranno solamente due. Ma tre, almeno. Roberto Cosolini si appresta a mettere vigorosamente mano alla propria giunta, cambiandole volto per buona parte. Completerà l’opera - è già al lavoro su questo fronte - nel giro di due settimane. Per il 21 di marzo il Comune di Trieste avrà l’esecutivo Cosolini 2.0. Il sindaco non lo nasconde: «Qualcosa di definitivo deve succedere». A cominciare dalla Cultura, delega oggi nelle mani del primo cittadino, che sul punto ricorda: «L’ho annunciato anche pubblicamente che avremo un nuovo assessore per l’inizio della primavera». Tra cinguettii via twitter e proclami a eventi pubblici, si sa che sarà «un esperto» e si dedicherà all’incarico «a tempo pieno». Nelle ultime ore attorno a palazzo Cheba si sono intensificate le voci: sembra davvero a un passo la nomina di Franco Miracco, il consulente alla cultura del Comune pronto quindi al grande “salto”, da assessore-ombra ad assessore alla luce del sole. L’ex braccio destro dell’ex governatore berlusconiano del Veneto e già Ministro per i Beni culturali Giancarlo Galan, siede peraltro nel cda del teatro Verdi.
Non è intenzione del sindaco procedere a una revisione “a rate” della sua giunta: sarà un unico, corposo, ribaltone. «Ho sempre detto che avrei affrontato l’argomento con qualcosa di definitivo da dire»: Cosolini si conferma ermetico. Archiviato ormai da poco meno di un mese l’avvicendamento fra il dimissionario Maurizio Consoli e la new entry Matteo Montesano all’assessorato al Bilancio, nuove uscite sono vicine. Una è certa, ormai solo in attesa di formalizzazione, e ha il nome dell’assessore allo Sport Emiliano Edera. «Ho letto che Edera comunicherà le sue decisioni al momento opportuno - osserva Cosolini -. Meglio, le comunicheremo. Del resto la sua aspirazione di candidarsi al Consiglio regionale è cosa nota da tempo...». Della seconda si vocifera da tempo con riferimento all’assessore al Commercio Elena Pellaschiar. Mai è arrivata una smentita ai rumors. Di certo, dei cambiamenti si registreranno sul fronte delle deleghe collegate all’economia in generale, non solo quelle a commercio e artigianato ma anche allo sviluppo economico, nell’ottica di dover fronteggiare problemi non ordinari generati dalla crisi generale. «Questa giunta ha lavorato seriamente in una situazione nella quale si sono profilate grandi difficoltà - afferma Cosolini -. La crisi ora si riflette su prospettive preoccupanti e il Comune ha la responsabilità, nel suo ruolo di punto di riferimento, di fare una riflessione su come mettere in atto uno sforzo straordinario. Condividendola con le forze della coalizione, nella consapevolezza che la composizione della giunta è competenza del sindaco». Avviso ai naviganti: l’ultima parola, quella finale, spetta solo al primo cittadino.
Ma oltre agli ingressi di prescelti per cultura e settore economico (con Fabio Omero che si vedrà attribuite nuove deleghe), il sindaco cerca una figura di forte collegamento tra la giunta e la struttura interna del Municipio, gli uffici. La delega al Personale oggi è del vicesindaco Fabiana Martini. Che - si sussurra - potrebbe a sua volta provare la corsa alle regionali di aprile nella lista civica che supporterà la candidatura a governatore di Debora Serracchiani. Altro criterio chiave: Cosolini vuole una giunta più presente sul territorio, più a contatto con la gente. Qualche assessore se n’è stato troppo chiuso nelle stanze del palazzo sin qui. Probabilmente anche per imparare, alla prima esperienza amministrativa. Ma ora il tempo è scaduto.
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