Giulio Camber lancia Elio De Anna. E non Roberto Dipiazza

La cena forzista ufficializza la candidatura per le comunali di Pordenone. L’ex senatore: «A Roma dubbi sul ritorno degli ex»
Giulio Camber
Giulio Camber

TRIESTE. Si serrano le fila berlusconiane in Friuli Venezia Giulia. La serata organizzata ieri a Monrupino dall’ex senatore Giulio Camber, chiamando a raccolta i vertici del partito e una schiera di amministratori locali, ha generato una novità di primo piano e posto basi per futuri risvolti. Il dato politico immediato riguarda il consigliere regionale Elio De Anna: il medico di Cordenons entrerà nell'agone delle amministrative pordenonesi, lanciando il guanto di sfida a Luca Ciriani, l'esponente di Fdi che ha scelto la via delle liste civiche. Un altro dato, specificamente triestino, viene dalle considerazioni a margine del senatore: «Ci sono delle situazioni nazionali che parlano chiaro - ha dichiarato Camber -. Vediamo quel che accade nel Pd con il caso Bassolino. Ogni partito fa la sue scelte, ma la tendenza è a non riproporre chi è già stato sindaco». Ciò non significa «frenare sulla candidatura di Roberto Dipiazza», aggiunge: «Semplicemente i flussi nazionali ci dicono che nulla è scontato. In ogni caso i nomi vengono dopo gli schieramenti, vince chi riesce a mettere in campo una novità calamitante».

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Giulio Camber con Scoccimarro e Fedriga per gli auguri di fine anno nel dicembre 2014

A proposito di coalizioni, Camber la vede così: «I sondaggi in questa fase valgono quel che valgono, ma a livello nazionale si vede un leggero vantaggio del centrosinistra sul centrodestra. In Fvg le proporzioni sono rovesciate. La chiave della vittoria, però, non sta nella somma numerica delle singole formazioni, ma in chi saprà attrarre un decimo di quelli che non votano grazie alla forza della sua proposta». Come e chi formerà gli schieramenti? «È ancora presto per dirlo. Probabilmente il momento verrà in gennaio o in febbraio».

Tra i partecipanti alla serata si son visti i dirigenti di Forza Italia, la coordinatrice Sandra Savino, il capogruppo regionale Riccardo Riccardi, il primo cittadino goriziano Ettore Romoli, tanti sindaci ed ex sindaci da tutta la Regione, l'ex capogruppo Daniele Galasso, consiglieri come Roberto Novelli e Rodolfo Ziberna, l'ex consigliere Massimo Blasoni. Da tutti i riconoscimenti a Camber per aver «riunito il partito al di là dei campanilismi».

«L'unico modo per tornare a vincere è ritrovare la coesione nel centrodestra - ha detto Romoli -. Giulio ci ha rimessi assieme in quella che non è una riunione di reduci ma di combattenti pronti a riconquistare terreno». Diversi amministratori locali friulani hanno raccontato poi le loro esperienze. Savino ha chiuso la fila con una serie di considerazioni: «Forza Italia è determinante in regione. I nostri alleati sono Lega Nord e Fratelli d'Italia, se ci sono delle differenze le smusseremo».

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Roberto Dipiazza

Quanto a Trieste, «le porte sono aperte a tutti quelli che hanno dimostrato di essere leali ai valori del centrodestra e di non essere stampelle del Pd».

La coordinatrice ha lanciato la candidatura di De Anna a Pordenone: «Io sono sempre stato coerente - ha affermato il consigliere -, non come chi oggi pretende di fare l'uomo solo al comando, puntando sulle liste civiche per sottrarre voti al Movimento 5 Stelle». Un chiaro riferimento a Ciriani: «Bologna ha disegnato un'alleanza forte fra Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia - ha chiuso De Anna -. Da questo non si prescinde».

La parte politica della serata si è conclusa con la proiezione di un video fra il serio e il faceto, realizzato dall'ex consigliere Maurizio Bucci: una carrellata di facce di amministratori ed esponenti forzisti, accompagnata da una musica epico-fantasy e da slogan incoraggianti. Ultime immagini: la faccia di Riccardo Riccardi sovrapposta alla sagoma di Albert Einstein e quella di Sandra Savino su un corpo da valchiria. Ultimo slogan: «La legione è unita. Stiamo arrivando». Torna malandrina alla mente la citazione di un certo qual passo del Vangelo: «Mi chiamo Legione, perché siamo in molti» (Marco, 5, 9).

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