Giù un albero malato Era a rischio di caduta

Un carpino bianco di oltre 30 anni aggredito da un fungo nel parco di via Dell’Infanzia. Sarà trapiantato un altro



. Non c’è pace per il patrimonio arboreo a Staranzano. Mentre il secolare “bobolar”, data probabile di piantumazione 1875, è sotto cura per rimanere in piedi nonostante gli “acciacchi” dell’età avanzata e l’attacco del fungo “Ganoderma adspersum” che si sta mangiando l’interno del tronco, qualche giorno fa il Comune è stato costretto ad abbattere anche un Carpinus betulus, un maestoso albero di oltre 30 anni che si trovava nel parco di via Dell’Infanzia. Il carpino bianco della famiglia delle betulle è un albero molto bello, abbastanza longevo (può vivere circa 150 anni), di media altezza (15–20 m) con portamento dritto e chioma allungata.

Il provvedimento di abbatterlo, come ribadisce l’Ufficio dell’Unità operativa dei Servizi tecnici, è stato necessario a seguito di un sopralluogo effettuato da un esperto di “Arboricoltura”, il dottore forestale Paolo Pietrobon, della società Silvatica di Treviso. Durante l’ispezione è stato riscontrato che «era in atto un attacco fungineo da parte di un organismo della classe degli “Ascomiceti”. Un fenomeno visibile dai carpofori di colore nero (quello che si vede emergere dal legno in forma di mensole o a cappella), che si manifesta nella fase terminale del suo ciclo vegetativo. Il fungo si trova nella fase dove ha mangiato ciò che poteva e ora, terminato il nutrimento, sta cercando un nuovo ospite, cioè un nuovo albero dove insediarsi».

A seguito dell’attacco fungineo è stato confermato che la pianta risulta indebolita nella sua parte strutturale, viene quindi ridotta sensibilmente la resistenza del legno alle sollecitazioni meccaniche, con maggiori probabilità di schianti improvvisi anche in assenza di eventi meteorici eccezionali come fulmini, vento e pioggia battente, di qui la decisione dell’abbattimento a difesa dell’incolumità pubblica. Questo fungo, infatti, è un essere vivente specializzato nella demolizione delle cellule del legno e il suo compito è quello di disgregarlo in composti elementari che possono così rientrare nella catena alimentare degli altri vegetali. L’aggressione del fungo è quanto di più nocivo e pericoloso possa capitare ad un albero in quanto ne mina la stabilità demolendone la struttura.

In autunno, comunque, il Comune ha già in programma il trapianto di un nuovo albero della stessa specie in prossimità di quello abbattuto, sempre nel rispetto di quanto previsto dal Codice Civile in merito alle distanze dai confini e alle distanze tra le piante esistenti previste per l’armonico sviluppo della stessa nel contesto in cui viene inserita.–



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