Giù il sipario con i voucher al teatro Verdi Buoni-spettacoli spendibili entro un anno

Alex Pessotto
Che la stagione del teatro Verdi finisse anticipatamente a causa del Covid-19 era ampiamente prevedibile. Ora, tuttavia, c’è anche l’ufficialità. I possessori di biglietti e di abbonamenti non utilizzati possono, entro il 27 maggio, richiedere un voucher tramite il portale www.vivaticket.it e seguendone le istruzioni. A proposito: ieri sono stati segnalati alcuni inconvenienti tecnici, ma verranno risolti. Nessuno, insomma, si allarmi.
Gli spettacoli dentro I voucher, che emessi da Vivaticket, verranno inviati alla propria mail entro 30 giorni dalla richiesta, costituiscono l’unica formula di rimborso pensata esclusivamente per gli spettacoli in calendario nel massimo teatro cittadino dall’8 marzo al 17 maggio. Questi, in particolare, sono gli appuntamenti compresi in tale arco di tempo: “I musicanti di Brema” (in calendario l’8 marzo), “Se devi dire una bugia dilla grossa” (17 marzo), “Accabadora” (19 marzo), “Les nuits barbares ou les premiers matins du monde” (24 marzo), “Cous Cous Klan” (primo aprile), “Alle 5 da me” (7 aprile), “Shine-Pink Floyd moon” (28 aprile). Chi, in ogni caso, avesse difficoltà a comprendere le istruzioni contenute nel portale Vivaticket è libero di rivolgersi alla biglietteria del Verdi, che dall’altro ieri ha riaperto con gli orari di sempre: dalle 17 alle 19 dai lunedì ai venerdì e i sabati dalle 10.30 alle 12.30. Elena Polmonari e Alessia Capasso (0481.383602) forniranno un supporto utile ad abbonati e spettatori in genere sul tema dei voucher che, al momento, non possono venire richiesti per gli eventi originariamente previsti prima dell’8 marzo.
gli spettacoli fuori Nel dettaglio, si tratta del concerto del pianista Ivan Bessonov (28 febbraio), senza trascurare “Le allegre comari di Windsor” (2 marzo) e “Arsenico e vecchi merletti” (5 marzo). Ovviamente, la decisione di rimborsare fin d’ora gli spettacoli in programma in un certo arco temporale e non quelli fissati prima dell’8 marzo non è un capriccio dell’amministrazione comunale né del direttore artistico del Verdi, Walter Mramor, ma attiene a ben precise normative.
la tempistica e il calendario I voucher relativi agli spettacoli della stagione del massimo teatro cittadino rappresentano così dei buoni spendibili al Verdi entro 12 mesi dalla data di emissione. E sono dei buoni cumulativi: nel caso di più biglietti per i quali i voucher vengono richiesti al portale Vivaticket si avrà diritto a un buono per il loro valore totale. L’amministrazione comunale e lo stesso Mramor hanno la volontà di recuperare nella stagione 2020-2021 il maggior numero di spettacoli saltati a causa del coronavirus. Di certo, è impossibile a oggi sapere le date in cui potremo applaudirli e quali di questi appuntamenti potranno davvero venire riprogrammati a Gorizia. Sarà insomma da attendere il calendario della prossima stagione.
il controvalore Se, tuttavia, capire il valore dei voucher è immediato quando son collegati a uno o più biglietti, per gli abbonati comprendere il valore del buono richiede di calcolare un rateo. Per esempio, l’abbonamento di prosa, per gli interi, costava 150 euro in platea e dava diritto ad assistere a 8 spettacoli. Di tali 8 spettacoli, per “Arsenico e vecchi merletti” in questo momento il pubblico non può chiedere il voucher, a differenza che per “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Quindi, il voucher copre l’importo di un unico evento su 8 che formavano il settore; di 18,75 euro è il suo valore. Per fare invece un esempio del cartellone “Musica e balletto”, l’abbonamento in platea di tale settore costava 120 euro e permetteva di assistere a sei eventi. Essendo saltati due spettacoli che prevedono i voucher (“Les nuits barbares ou les premiers matins du monde” e “Shine-Pink Floyd moon”) il loro valore è di 40 euro totali, che potrà venire utilizzato, appunto, entro 12 mesi dal’attivazione. Il calcolo del rateo, e la conseguente possibilità di richiedere il voucher, vale anche per coloro che hanno sottoscritto i carnet. Salvo proroghe, comunque, dopo il 27 maggio non si avrà diritto a richiedere alcun rimborso.
La rinuncia Va infine segnalata la campagna nazionale #iorinuncioalrimborso. In altre parole, per aiutare i teatri nazionali aderenti a tale campagna (e, fra essi, c’è anche il Verdi) si rinuncia alla volontà di attivare il voucher scrivendo un messaggio di posta elettronica a info.teatroverdigorizia@gmail.com e lasciando così i soldi per i quali non si richiede il buono nelle casse comunali: verranno utilizzati per la stagione prossima. —
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