Git, De Grassi e Grego si dimettono dal Cda

La decisione durante l’assemblea per il bilancio. Decaduto l’intero consiglio L’ex presidente: «La società deve poter operare con opportune capitalizzazioni»
Di Antonio Boemo

Seppur con motivazioni diverse i cinque componenti del consiglio di amministrazione della Git da ieri pomeriggio non sono più in carica, anche se in realtà decadranno solo lunedì, quando gli azionisti della società d’area nomineranno i nuovi componenti, forse anche confermando qualcuno degli uscenti.

Il presidente Marino De Grassi, dopo aver relazionato in merito ai due aspetti più rilevanti - cioè quello relativo alle Nuove Terme Marine il cui iter sta procedendo speditamente e quello legato al problema della contaminazione della sabbia - evidentemente anche per evitare lo scontro che quasi certamente ci sarebbe stato durante la discussione del bilancio, ha rassegnato le dimissioni. Con lui le ha rassegnate anche il consigliere Gianmario Grego.

La conseguenza è che di fatto anche gli altri tre consiglieri sono stati “dimissionati”, anche se, come ha precisato a fine incontro il vicepresidente Ruggero Marocco, lui in momenti di difficoltà la barca non l’abbandona, rimanendo sempre a disposizione. Queste motivazioni hanno trovato concordi anche gli altri due componenti del cda, Ljuba Mikailova e Paolo Bearzi, designati dalla Regione.

«Ho motivato le dimissioni – dichiara De Grassi – per la preoccupazione che Grado e la Git in particolare godano del massimo consenso istituzionale, e per essere messe in condizione di operare con le opportune capitalizzazioni (i fondi per le Terme, ndr). Per questo ritengo che sia necessario che anche la maggioranza regionale abbia un’adeguata presenza nel cda».

Dal canto suo il direttore di Turismo Fvg (Regione), Michele Bregant, dichiara: «Abbiamo preso atto delle dimissioni e già convocato per lunedì prossimo la nuova assemblea per la ricostituzione del cda».

Il sindaco Edoardo Maricchio conferma tutto, sottolineando che i componenti del cda sono stati ringraziati da parte degli azionisti per l’impegno e il lavoro svolto.

Che qualche scossone fosse previsto dopo il cambio dei vertici regionali (le precedenti nomine le aveva fatte la giunta Tondo) e che l’occasione buona fosse quella dell’assemblea dei soci, convocata per l’approvazione del bilancio, pareva quasi scontato. Ma non in un periodo così avanzato per la stagione turistica. Così anche ieri il bilancio non è stato esaminato, al pari del piano industriale.

Da quanto si apprende la presidente della Regione, Debora Serracchiani, starebbe già esaminando i curricula di alcuni tecnici. Ieri mattina ne ha già parlato con i rappresentanti locali e provinciali dei partiti che sostengono la sua maggioranza. Nella designazione dei componenti del cda, nel marzo del 2013 la Regione ne aveva indicati due, oltre al presidente, e due il Comune. Altrettanto dovrebbe accadere lunedì.

Tornando all’assemblea, in apertura dei lavori (presenti tutti i soci, comprese la Camera di commercio e i privati della Itur) si è parlato ovviamente della questione del tratto di arenile che dovrà essere sottoposto ad analisi. L anovità è che la conferenza dei servizi si terrà giovedì a Trieste, nella sede della Regione. Ieri mattina la ditta incaricata ha presentato alla Git tutta la documentazione, copia della quale è già stata consegnata, sempre ieri, alla Regione, alla Provincia e al Comune. Se il progetto per l’intervento verrà approvato, lunedì gli incaricati della ditta Multiproject di Gorizia inizieranno la campionatura e gli esami, che dureranno una decina di giorni. L’esito dovrà poi essere valutato dall’Arpa.

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