Giro d’affari da 14 milioni grazie a lungometraggi, spot e fiction
TRIESTE. Il Friuli Venezia Giulia ritorna meta di attori e registi. Le produzioni, da quando la giunta Serracchiani ha ristabilito i finanziamenti dopo i tagli di Tondo con il clamoroso “caso Bellocchio”, sono riprese ai ritmi di due anni fa. Di fatto raddoppiate. Così come l’indotto che, a fine 2014, dovrebbe toccare nuovamente cifre tra i 13 e i 14 milioni di euro. Con una particolarità: il Porto Vecchio di Trieste si è trasformato sempre più in una sorta di Cinecittà. La sua decadenza, eterno tormento per i sogni di sviluppo economico locale, è ormai un set ideale. Se il 75% di film, fiction e spot girati in regione si concentra nel capoluogo, la stragrande maggioranza avviene proprio nell’antico scalo. L’architettura dei magazzini, le strade, gli spazi abbandonati e l’Ursus sono location dal fascino innegabile. «L’area – spiega Federico Poillucci, presidente di Film Commission Fvg – è un enorme “non luogo” molto duttile per ambientare scene del passato o di altre località. Un posto comodo visto che per lavorare lì non serve bloccare il traffico». Del resto è stato proprio Gabriele Salvatores, che ha ambientato le avventure de “Il ragazzo invisibile” a Trieste (prima uscita qui, in anteprima nazionale il 9 dicembre) a definire il Porto Vecchio «un grande tesoro d’immagini».
La città piace pure per fiction e spot in piazza Unità, Rive e Carso. Ma anche il resto del Fvg gode di un riconoscimento crescente, a partire dalla Carnia e dal Collio. Che questo ritaglio d’Europa mitteleuropea stimoli le fantasie degli artisti è risaputo da tempo. Se ne sono accorte le istituzioni regionali che, non ha caso, hanno via via aumentato le risorse nel settore. La prova che più investi più incassi sta nei dati: gli ultimi parlano di una chiara ripartenza grazie al ripristino dei contributi assegnati ai livelli di qualche anno fa. Riavvolgendo il nastro al 2010, si vede che con una dotazione regionale di 870mila euro (640 per il Film Fund, il finanziamento per le produzioni, e 230mila per il funzionamento di Film Commission), il Fvg vantava una spesa sul territorio pari 7.312.432 euro e un indotto complessivo di 13.162.377 euro, per un totale di 25 produzioni e 611 giornate di lavorazione, 406 di ripresa, 13.863 pernottamenti alberghieri, 213 professionalità locali impiegate, 97 attori e 2.994 comparse del posto. Cifre che si sono ripetute nel 2011, per poi però arrestarsi di colpo nel 2012.
È l’anno in cui la giunta Tondo, sull’onda delle polemiche attorno alla pellicola di Bellocchio “La bella addormentata” ispirata alla storia di Eluana, dimezza le risorse per il Film Fund (dai 691mila del 2011 a 330mila). Crollano le produzioni (da 22 a 12), i giorni di lavorazione (da 588 a 313) e i pernottamenti in hotel delle troupe (da 12.242 a 6.055). Ci rimettono, a ruota, gli attori e le comparse locali. La spesa passa da 7.440.721 euro a 4.833.733, con l’indotto che perde oltre 4milioni e mezzo: da 13.393.298 a 8.700.719. Stessa musica nel 2013, i cui stanziamenti portavano la firma dell’allora governo di centrodestra: il fondo per incentivare le produzioni si assottiglia ulteriormente, a 270 mila euro; così la spesa (3.561.157) e l’indotto (6.410.084).
Quest’anno la giunta attuale, mantenendo le promesse di Serracchiani in campagna elettorale, ha portato la quota per il comparto a 1 milione: 270mila per Film Commission e 730 mila euro per il fondo acchiappa produzioni. Soldi che, ad oggi, hanno consentito di finanziare 22 produzioni (16 film e 6 pubblicità). Parte di queste proseguiranno nel 2015, visto che il 60% della somma è stato concesso in variazione di bilancio a luglio, ritardando le riprese. Anche il guadagno per il territorio, stando alle stime di Film Commission, dovrebbe ristabilirsi agli standard del 2011. Recentemente la stessa Serracchiani, nel corso di una conferenza dedicata all’anteprima de “Il ragazzo invisibile”, ha confermato pubblicamente la posta di 1 milione di euro anche per il 2015.
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