I Giovani palestinesi di Trieste: «Nessun legame con l’aggressione al membro della Comunità ebraica»

Ribadita la «Lotta contro il sionismo, l’occupazione e l’apartheid nei confronti del popolo palestinese, non contro alcuna religione»

La manifestazione Pro Palestina a Trieste Foto Massimo Silvano
La manifestazione Pro Palestina a Trieste Foto Massimo Silvano

«Come Giovani Palestinesi del Friuli Venezia Giulia, in merito all’episodio secondo cui due individui avrebbero minacciato un membro della Comunità Ebraica di Trieste in Corso Italia ribadiamo con fermezza che non abbiamo alcun legame con simili comportamenti e che il nostro impegno è esclusivamente diretto a sostenere i diritti e la libertà del popolo palestinese contro l'oppressore sionista»

A spiegarlo in una nota è il Gruppo dei Giovani Palestinesi del Friuli Venezia Giulia che spiegano: «La nostra lotta è contro il sionismo, un’ideologia politica che sostiene l’occupazione e l’apartheid nei confronti del popolo palestinese, non contro la comunità ebraica o alcuna religione. Gli episodi di minaccia o intimidazione non ci appartengono e li condanniamo fermamente. Riteniamo gravemente offensivo e fuorviante il modo in cui la nostra lotta viene distorta».

I Giovani Palestinesi, riferendosi alla cronaca dei media criticano la «presunta connessione tra noi e l’episodio di Corso Italia, nonostante sia stato chiaramente spiegato che non abbiamo nulla a che fare con esso». E poi rincaraano la dose: «Dopo più di un anno di genocidio documentato in mondovisione, con oltre 70.000 vittime secondo quanto riportato dalla rivista scientifica The Lancet, troviamo inaccettabile che la nostra mobilitazione venga strumentalizzata per accusarci di violenza o antisemitismo. La realtà è che il popolo palestinese è una popolazione semita: è quindi assurdo e ipocrita che veniamo definiti antisemiti per il nostro impegno contro il sionismo e l’occupazione. Ci dissociamo completamente dall’episodio di Corso Italia e condanniamo ogni forma di minaccia, violenza o antisemitismo. La nostra lotta è chiara: siamo contro il sionismo, contro l’occupazione, contro il sistema di apartheid imposto al popolo palestinese».

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