Giovani accoltellati al bar a Gradisca, il silenzio dell’aggressore

Udienza di convalida del fermo di Alberto Bogaro: non ha chiarito i motivi del gesto. L’ipotesi di reato è quella del tentato omicidio plurimo.

Stefano Bizzi
Il Caffè Teatro di Gradisca dopo l'aggressione
Il Caffè Teatro di Gradisca dopo l'aggressione

Non si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma non ha in ogni caso chiarito i motivi del suo gesto. Alberto Bogaro, il trentenne che domenica sera ha colpito con un coltello tre persone all’esterno del “Bar Teatro” di Gradisca d’Isonzo, è comparso questa mattina di fronte al magistrato per l’udienza di convalida del fermo. L’ipotesi di reato è quella del tentato omicidio plurimo.

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Il Caffè Teatro di Gradisca dopo l'aggressione

Al suo fianco il ragazzo aveva gli avvocati di fiducia Elisa Sottosanti e Laura Luzzato Guerrini che, al termine dell’udienza, hanno confermato come il loro assistito sia ancora sotto choc e che per questo, al momento, non è ancora in grado di fornire elementi utili a spiegare cosa lo abbia spinto ad agire con violenza.

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L’ex cestista del Dom di Gorizia Alberto Bogaro, 30 anni, nella foto del suo profilo Instagram

Bogaro si era avventato prima contro il 25enne G.B, poi contro C.O, la 22enne di Farra d’Isonzo che ha tentato di difendere G.B. dai fendenti di Bogaro, quindi G.Z., il barista di 28 anni uscito dal locale per calmare gli animi.

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L’esterno del Caffè Teatro di Gradisca subito dopo l’aggressione avvenuta domenica sera foto Marega

 

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