Giovane morto in cantiere, oggi lutto cittadino a Monfalcone. Vertice Fedriga-Bono

Da Fincantieri cordoglio e sostegno ai familiari del ragazzo. Il governatore: «Vanno approfonditi i temi della sicurezza»
Bonaventura Monfalcone-05.05.2018 Inaugurazione Municipio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.05.2018 Inaugurazione Municipio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. Oggi a Monfalcone sarà giorno di lutto. L’ha proclamato il sindaco Anna Maria Cisint che ieri mattina si è recata immediatamente allo stabilimento navale appena appresa la notizia dell’infortunio che è costato la vita al giovane lavoratore Matteo Smoilis.

Cisint ha avuto un incontro con la Rsu «per manifestare lo sconcerto di tutta la comunità cittadina ed esprimere l’affetto e la solidarietà verso i familiari così duramente colpiti e verso i lavoratori dell’azienda».



Con una scarna nota Fincantieri fa sapere di «partecipare con profondo cordoglio al dolore della famiglia, garantendole sin d’ora il massimo sostegno. Fincantieri sta assicurando alle autorità competenti il massimo impegno per l’accertamento delle cause che lo hanno provocato». Ai famigliari della vittima ha espresso il cordoglio della Regione il governatore Massimiliano Fedriga che ha annunciato, per il primo pomeriggio di oggi, un incontro con l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono «per approfondire i temi della sicurezza sul lavoro, della formazione e dei controlli durante le lavorazioni».

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Al cospetto del numero uno di Fincantieri, Fedriga farà sue le istanze del sindaco di Monfalcone, che sul rapporto tra azienda e città è da tempo impegnata in una vertenza per un riequilibrio dei rapporti tra società e città. «Naturalmente – precisa Cisint – è necessario che sia fatta completa luce sulle dinamiche di questo grave episodio, ma esso colpisce al cuore il sentimento di una città che allo sviluppo economico ha pagato un inaccettabile tributo. Ora è il momento del dolore verso questa giovane vittima e ci stringiamo, con tristezza e angoscia ai suoi familiari, con il grande rispetto per il gesto esemplare di generosità legato alla donazione degli organi. Questo episodio tuttavia interpella la nostra coscienza sul fatto che debbano essere create le condizioni affinché, nei tempi attuali, non si possa più piangere la morte di alcuna maestranza nei nostri cantieri e in nessun altro luoghi del lavoro».

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Dal mondo politico sono numerose le prese di posizione su quanto accaduto al cantiere di Monfalcone. Per la deputata del Pd Debora Serracchiani «l’organizzazione della sicurezza nelle aziende è un tema da affrontare ormai con urgenza, affinché i lavoratori siano maggiormente tutelati. Va attivato un tavolo specifico con Fincantieri, come richiesto dai sindacati, in vista di un protocollo analogo a quello recentemente sottoscritto per la legalità. Evidentemente le iniziative prese dall’azienda, come il progetto Insieme per la sicurezza, non sono sufficienti a garantire il pieno rispetto delle norme poste a tutela dell’incolumità dei lavoratori».



«La tragedia di Monfalcone ci richiama ad una maggiore attenzione e consapevolezza sulle condizioni in cui lavorano molti operai. Non si può morire in fabbrica, a 19 anni. Nell’esprimere cordoglio ai familiari, ricordiamoci tutti che la sicurezza sul lavoro deve essere sempre, nei fatti, una priorità della politica», ha dichiarato il vicepresidente della Camera Ettore Rosato. Per l’eurodeputata Pd Isabella De Monte «l’infortunio di Monfalcone è un fatto di una gravità inaudita che lascia sgomenti, che si aggiunge a una lista di caduti sul lavoro spaventosa e insopportabile per la nostra regione. È urgente e inderogabile l’adozione di strumenti nuovi per affrontare quella che ormai è una vera emergenza nazionale, anche all’interno degli stessi cantieri navali».

Infine, secondo il segretario regionale del Pd Salvatore Spitaleri «i dati ci dicono che gli infortuni e le malattie professionali non sono diminuiti, anzi: ciò impone maggiore impegno sul fronte della prevenzione e del monitoraggio. Investire sulla qualità del lavoro significa anche questo, così come mettere in campo strumenti utili a favorire l’occupazione stabile, anche in virtù del fatto che insicurezza e precarietà sono legate a filo doppio. Noi faremo la nostra parte, stimolando chi oggi ha la grande responsabilità di dare nuove risposte, chiare e incisive, senza perdersi in chiacchiere e guerre elettorali che impediscono al Paese di avere stabilità».

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