Giovane accoltellato in pieno giorno a Trieste, caccia ai quattro autori per tentato omicidio: ecco cosa è successo

La vittima è un diciottenne di nazionalità kosovara colpito da due fendenti

Gianpaolo Sarti
Le volanti della Polizia di Stato con l’automedica del 118 poco dopo l’aggressione Foto Massimo Silvano
Le volanti della Polizia di Stato con l’automedica del 118 poco dopo l’aggressione Foto Massimo Silvano

Tentato omicidio in largo Bonifacio, all’inizio di viale XX Settembre a Trieste. È successo domenica pomeriggio, attorno alle 15.30.

Dunque in pieno giorno, mentre la zona era affollata di gente. Un diciottenne di origini kosovare è stato colpito improvvisamente da due coltellate alla schiena. Secondo le ricostruzioni investigative, confermate dalle testimonianze di chi ha assistito alla scena, gli aggressori erano in quattro. Tutti giovani, forse coetanei della vittima, di cui non si conosce la nazionalità.

Ragazzo accoltellato da coetanei in largo Bonifacio a Trieste
Fotoservizio di Massimo Silvano

Sul posto le volanti della Polizia di Stato, l’ambulanza e l’automedica del 118. Il ragazzo è stato portato con urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara, ma non rischia la vita. Il giubbotto e la maglia che indossava hanno in qualche modo attutito i fendenti.

L’accoltellamento

L’accoltellamento sarebbe scaturito dopo una rissa tra gruppi di ragazzini che si sono affrontati tra le panchine situate accanto alla fontana di largo Bonifacio. I quattro sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce: alcuni hanno preso la direzione del Viale, altri hanno imboccato via Muratti, quindi si sono diretti verso via Carducci e piazza Goldoni.

In via Carducci, nei pressi del mercato coperto, pochi minuti dopo l’ambulanza è stata chiamata per un altro intervento. In un primo momento sembrava che i due fatti fossero collegati, cioè che si fosse innescata una seconda rissa conseguente all’accoltellamento. Ma in realtà i sanitari stavano soccorrendo una persona in condizioni di alterazione alcolica.

Il via vai di volanti è però proseguito nell’intera area compresa tra il Viale, via Battisti e via Giulia, piazza Goldoni e piazza Garibaldi. Gli agenti, infatti, si sono messi subito alla ricerca degli aggressori. Domenica sera non risultavano ancora fermi né arresti.

Le indagini

Le indagini continuano, anche con l’analisi delle telecamere installate in quel perimetro e, naturalmente, con gli elementi che la vittima sarà in grado di fornire alla Polizia. Perché, con ogni probabilità, conosceva gli aggressori.

«Ho visto un ragazzo per terra e altri che poi correvano via», raccontano due testimoni, due triestine che si trovavano in viale XX Settembre quando è avvenuto il fatto. La vittima in effetti si è accasciata davanti alle panchine di largo Bonifacio. Le chiazze di sangue domenica sera erano ben visibili.

Non c’è una pista investigativa precisa, ma si presume che l’episodio si sia consumato nella ristretta cerchia di giovanissimi, perlopiù minorenni, sia di origine straniera sia italiana. Sono ragazzini, spesso poco più che adolescenti, che si muovono a gruppetti tra l’inizio del viale, piazza Goldoni e la Scala dei Giganti. Alcuni, come constatato nel corso di indagini su casi analoghi, girano con il coltello in tasca. E non si fanno scrupoli a usarlo. La caccia agli aggressori si sta quindi indirizzando in quegli ambienti.

Peraltro venerdì scorso, proprio in piazza Goldoni accanto al McDonald’s, era scoppiato in pieno pomeriggio un feroce pestaggio tra giovani stranieri. Uno dei tanti episodi di questi mesi.

Rissa in piazza Goldoni a Trieste: un ferito
Le forze dell'ordine sul posto

Le reazioni

L’accoltellamento di domenica, come si può immaginare, ha destato sgomento tra le persone presenti. Il Viale e largo Bonifacio, complice la bella giornata domenicale, di pomeriggio era molto frequentato.

«La situazione delle nostre strade e delle nostre piazze è preoccupante», osserva il segretario provinciale del Sap Lorenzo Tamaro. «La “cultura” del coltello, dell’aggressione, della missione punitiva ormai è quotidianità. È un problema che si manifesta in tutte le città, che vede quasi sempre come autori stranieri spesso irregolari. Uno scenario al quale Trieste non era proprio abituata. È fondamentale che ci sia un cambio di passo nella giustizia – aggiunge il sindacalista – cioè che si cambino le norme affinché si infligga una pena certa a chi compie questi reati e non passi il messaggio pericoloso di impunità che oggi impera». —

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