Giorno della Memoria, il programma a Trieste: dall’omaggio alla lapide in stazione alla cerimonia in Risiera a porte chiuse
Il pubblico potrà seguire l’evento di San Sabba solo in diretta tv e “social”. Nel pomeriggio l’iniziativa in piazza del comitato Dolci

TRIESTE Tutto pronto per le cerimonie ufficiali del Giorno della Memoria che per la prima volta saranno condizionate dalla necessità di rispettare le misure anti-Covid con il Memoriale della Risiera di San Sabba che resterà chiuso al pubblico: l’accesso sarà consentito soltanto alle autorità e ai giornalisti accreditati.
A Trieste il programma preparato per la ricorrenza istituita dal Parlamento nel 2000 sarà comunque denso di iniziative. Si comincerà alle 10, nella stazione ferroviaria (lato partenze di via Flavio Gioia) dove sarà deposta una corona sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli dei deportati verso i campi nazisti dal settembre 1943 al febbraio 1945.
Alle 11 la cerimonia alla Risiera, monumento nazionale e unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia: qui si terrà la manifestazione commemorativa culminante del Giorno della Memoria 2021. Anche in considerazione della chiusura al pubblico, la cerimonia potrà essere seguita in diretta televisiva su Telequattro e sul canale istituzionale Facebook del Comune.
Durante la cerimonia in Risiera saranno deposte corone d’alloro da parte di Regione Fvg, Prefettura e Comune di Trieste, rispettivamente con il presidente Massimiliano Fedriga, il prefetto e commissario di Governo Valerio Valenti e il sindaco Roberto Dipiazza. A deporre le corone saranno anche i rappresentanti delle associazioni e dei gruppi che partecipano alla commemorazione.
Seguiranno i discorsi dei sindaci: Dipiazza e il collega di San Dorligo, Sandy Klun. Poi arriverà il momento della celebrazione dei diversi riti religiosi. Per la comunità cattolica il rito sarà officiato dall’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, per la comunità ebraica dal rabbino capo Paul Alexandre Meloni, per la comunità serbo-ortodossa da padre Raško Radovic, per le comunità evangeliche avventista, elvetica, luterana e metodista dal pastore Peter Ciaccio. Il rito greco-orientale non verrà officiato, in quanto l’archimandrita è attualmente bloccato fuori Trieste.
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Accanto alle autorità civili, militari e religiose, saranno presenti i rappresentanti e i labari di vari gruppi ed enti, delle associazioni dei deportati e perseguitati politici antifascisti, dei partigiani, dei volontari della libertà, dei caduti, delle associazioni combattentistiche e d’arma, dei sindacati e del comitato internazionale del lager nazista della Risiera di San Sabba.
In ripudio a tutte le guerre, all’odio antiebraico, a tutte le forme di razzismo e fascismo il comitato “Pace convivenza e solidarietà - Danilo Dolci” depositerà dei fiori sulla targa che ricorda le leggi razziali del 1938 in piazza Unità alle 16. Sono invitati, nel rispetto delle normative sanitarie, tutti i cittadini, le associazioni, i sindacati, le comunità etniche e religiose, i partiti democratici antifascisti. —
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