Giorno del Ricordo, via alle celebrazioni

La ricorrenza del 10 febbraio che ricorda l'esodo istriano, fiumano e dalmato e la tragedia delle stragi dei partigiani titini: Visite all’ex campo profughi di Padriciano, nuovo confronto Fini-Violante al Verdi, cerimonia alla Foiba di Basovizza con Serracchiani
Fine seconda guerra mondiale: giovani profughe istriane spingono un carretto con le masserizie
Fine seconda guerra mondiale: giovani profughe istriane spingono un carretto con le masserizie

È ormai una «felice consuetudine», per usare le parole del vicesindaco Fabiana Martini. Ma per anni l’Esodo è stato il segreto peggio nascosto, una rimozione sottratta alla memoria collettiva, un’inspiegabile amnesia. Ecco dunque che per il Giorno del Ricordo, fissato per legge il 10 febbraio, con cerimonia locale alla Foiba di Basovizza (dove ha confermato la sua presenza il presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani), si sono mobilitate tutte le associazioni degli esuli, oltre a quelle combattentistiche e d’arma. Pronte a fare della cerimonia del prossimo martedì un evento degno di nota anche e soprattutto a livello nazionale.

Un'immagine simbolo dell'esodo
Un'immagine simbolo dell'esodo

A maggior ragione dopo aver avuto la conferma che nella commemorazione prevista per lo stesso giorno alla Camera sarà presente anche il neopresidente della Repubblica Mattarella, con la presidente dell’Irci Vigini. Per far proprio un pezzo di storia italiana sconosciuta e contribuire a farla conoscere alla gran parte degli italiani. Perchè, come ha ricordato la stessa Martini, lo spirito della legge è proprio quello di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, fiumani e dalmati». Trovandosi poi d’accordo con la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, sul fatto che la rappresentazione di “Magazzino 18” di Simone Cristicchi abbia contribuito in maniera robusta, anche a livello nazionale, a “sdoganare” quei fatti. Tanto che, ha ricordato la referente di Palazzo Galatti, tra gli eventi clou del ricco programma di celebrazioni ci sarà, a distanza di 17 anni, un nuovo confronto tra Fini e Violante al Ridotto del Verdi, nella stessa giornata del 10 febbraio.

Tornando alla cerimonia di Basovizza, Serracchiani fa sapere: «Sento con particolare intensità il dovere di essere presente a Basovizza a commemorare e onorare le vittime delle foibe, stando vicino anche fisicamente ai familiari e agli esuli, in un luogo tragicamente simbolico. La Regione - spiega - assolverà sempre a quanto prescritto dalla legge istitutiva del Giorno del Ricordo, essendo eticamente partecipe dei principi di giustizia che ne sono alla base».

«Museo in allestimento gli esuli vanno coinvolti»
Il Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata in via Torino

Tra le comunità della diaspora istriana, piena sintonia. Tanto che, come ha ricordato Renzo Codarin per conto della Federazione degli esuli, anche la distribuzione delle varie corone di fiori sarà comune. Manuele Braico dell’Associazione delle Comunità istriane ha ricordato la collaborazione con l’istituto Nordio e la programmata visita al “18” con due classi della “Svevo”, mentre Massimiliano Lacota dell’Unione Istriani ha anticipato che da oggi al 10 febbraio ci sarà un’apertura straordinaria dell’ex campo profughi di Padriciano, che l’anno passato ha calamitato 22.852 visitatori.

Annunciata anche l’assegnazione del premio Istria 2015 a Giuseppe De Vergottini e la ristampa dell’Atlante dell’Istria, rarissimo, realizzato nientemeno che da Cesare Battisti e pubblicato dopo la sua morte, nel 1920. Attesa anche, ha ricordato Paolo Radivo del Libero Comune di Pola in esilio, per il concorso didattico “Vivere nella Storia” , «bella maniera di coinvolgere le scuole e perpetuare civiltà e cultura».

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