Giorno del Ricordo, attesi oltre 400 studenti a Basovizza

La cerimonie inizierà alle 9.30 con la deposizione di una corona alla foiba di Monrupino e proseguirà con la cerimonia solenne delle 10.30 al sacrario di Basovizza

TRIESTE Sono oltre 400 gli studenti arrivati da fuori Trieste per partecipare alla cerimonia in programma oggi a Basovizza, nell’ambio del progetto di “Le tracce del Ricordo” promosso dal Comune di Trieste e dalla Lega Nazionale.

Oggi, 10 febbraio, il Giorno del Ricordo inizierà alle 9.30 con la deposizione di una corona alla foiba di Monrupino e proseguirà con la cerimonia solenne delle 10.30 al sacrario di Basovizza, presenti fra gli altri autorità civili e militari. Sarà il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi a celebrare la messa di suffragio, mentre la preghiera per gli infoibati sarà letta da un allievo delle scuole giunte a Trieste per l’occasione, e altri leggeranno altre poesie sul tema, precedendo il discorso del sindaco Dipiazza. La chiusura sarà affidata al saluto del presidente del Comitato per i martiri delle foibe e della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini. Numerosa anche la rappresentanza prevista degli Alpini dell’Ana, con 800 penne nere. A Gorizia, invece, ci sarà il momento istituzionale in teatro Verdi e poi la manifestazione di CasaPound. Ci sarà prima l’omaggio al monumento in Largo Martiri delle Foibe, alle 16.45, poi la manifestazione promossa nel teatro di via Garibaldi, dalle 17, da Anvgd e Lega Nazioanle, che si aprirà con l’esibizione dell’Accademia lirica Santa Croce di Trieste per chiudersi con l’orazione ufficiale del giornalista Toni Capuozzo. Infine l’iniziativa annunciata da CasaPound in commemorazione degli infoibati, tra le 19.30 e le 21.30: il corteo partirà da piazza Municipio.

Un’ ottantina di ragazzi sono stati ricevuti ieri pomeriggio nella sala del consiglio comunale, giovani degli istituti scolastici superiori “E. Maiorana” di Seriate (Bergamo), “Corni” di Modena e “Galasso” di Lecce. «Basovizza è l’immagine di tante foibe, dove vennero gettate migliaia di persone – ha sottolineato il sindaco Roberto Dipiazza rivolgendosi agli studenti – dobbiamo cercare di portare la pace, senza mai dimenticare, ricordando quello che è successo, in queste terre, testimonianza di memorie drammatiche».

Foto Bruni 09.02.2018 Giorno del Ricordo-studenti in cons.comunale
Foto Bruni 09.02.2018 Giorno del Ricordo-studenti in cons.comunale

Altre classi sono giunte ieri in serata, dalla provincia di Avellino e da quella di Varese, mentre una nutrita rappresentanza di scuole arriverà oggi anche da Pordenone. Alcuni gruppi si fermeranno a Trieste alcuni giorni, abbinando alla giornata anche una visita al territorio.

Giorno del Ricordo, Magazzino 18 apre al pubblico

Tutti hanno ricevuto il libro dedicato al progetto, che si apre con un’ ampia pagina intitolata “Storia di un dramma italiano” e che si chiude con la storia di Norma Cossetto, passando per la descrizione del centro raccolta profughi di Padriciano, del Magazzino 18 e del Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata. «I ragazzi sono stati informati soprattutto a scuola sui fatti accaduti – racconta Alessandra Greco, insegnante di Modena – hanno seguito con interesse le spiegazioni, anche con momenti di approfondimento e con documentari. C’è molta attesa per la cerimonia a Basovizza. Auspichiamo che questi momenti siano importanti per i giovani, per acquisire maggiore consapevolezza di quello che è successo, di una pagina di storia che purtroppo non tutte le scuole affrontano».


In occasione della ricorrenza, infine, anche quest’anno la Rai ha messo a punto una programmazione speciale «per non dimenticare». Nella giornata di oggi Rainews seguirà in diretta la cerimonia alla Foiba di Basovizza (Trieste), con collegamenti dal campo profughi di Padriciano che per oltre vent'anni accolse gli esuli istriani, fiumani e dalmati, cacciati dalle proprie case. Saranno trasmessi anche servizi e approfondimenti, fra cui la testimonianza di Erminia Bernobi, cugina e oggi unica parente in vita di Norma Cossetto, giovane violentata, torturata e gettata in una foiba. A questa si unirà la testimonianza di Giacomo Crosilla (il padre fu gettato in foiba e sua sorella è morta nella strage di Vergarolla) che ha ricevuto la medaglia d'onore del Presidente della Repubblica. (mi.b.)
 

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