Giornata della Memoria in Risiera per la prima volta a porte chiuse

Per la prima volta le cerimonie per non dimenticare la Shoah si svolgeranno senza pubblico per le norme anti Covid
Un momento della Giornata della Memoria celebrata l’anno scorso
Un momento della Giornata della Memoria celebrata l’anno scorso

TRIESTE Le celebrazioni per la settantaseiesima Giornata della Memoria all’interno della Risiera di San Sabba si svolgeranno a porte chiuse, per la prima volta dall’istituzione della solennità del 27 gennaio. Il monumento nazionale è infatti chiuso al pubblico a causa delle norme anti-Covid. Una circostanza analoga si era verificata l’ultimo 25 aprile, in pieno lockdown. Mercoledì prossimo quindi solo autorità e organi d’informazione potranno accedere in via eccezionale all’ex campo di concentramento e sterminio, l’unico con forno crematorio presente sull’attuale territorio italiano. L’evento sarà trasmesso in diretta tv e web. Una scelta simile è stata fatta dal Museo e Memoriale di Auschwitz-Birkenau, nella cittadina polacca di Oswiecim, che organizzerà in modalità esclusivamente online la commemorazione dell'anniversario della Liberazione del campo.

Tornando a Trieste, domani l’amministrazione comunale comunicherà tutti i dettagli della giornata. Già si conoscono però alcuni passaggi chiave. Dal gabinetto del sindaco Roberto Dipiazza fanno sapere che la cerimonia all’interno della Risiera avrà inizio come sempre alle 11. Sarà trasmessa in diretta su Telequattro e sulla pagina Facebook del Comune. Ci saranno come di consueto il discorso del primo cittadino e quello in lingua slovena, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Sempre il giorno 27 sembrano inoltre confermate, per il momento, le rispettive deposizioni di corone davanti al carcere del Coroneo (9.15) e in stazione (10). La prima, a cura di associazione Palatucci e Questura, sarà in memoria di Giovanni Palatucci, questore di Fiume deportato a Dachau. La seconda sarà posta da Comune e Associazione nazionale ex deportati (Aned), sulla lapide che ricorda i convogli partiti verso il Reich tra il 1943 e il 1945. A quanto pare sfuma invece la tradizionale fiaccolata pomeridiana del Coro partigiano triestino Pinko Tomažic.

Le celebrazioni ad ogni modo non si esauriranno mercoledì. Fino al primo febbraio c’è in programma una serie di conferenze, spettacoli teatrali e presentazioni di libri: saranno visibili sui vari canali web e social di Teatro Stabile Rossetti; Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia; associazione Apertamente; èStoria; Teatro Miela; Alliance française e altri. Martedì 26 gennaio saranno invece posate nuove pietre d’inciampo (vedi articolo sotto), nell’ambito delle iniziative organizzate dalla Comunità ebraica. —


 

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