Giornalismo in classe A lezione di notizie per leggere il presente

Quinto laboratorio di scrittura promosso dalla Provincia con Il Piccolo: salite a 9 le scuole, 431 gli studenti coinvolti
Di Giulia Basso
Foto Bruni 23.10.13 Liceo Galilei:lezioni di giornalismo col Direttore Possamai
Foto Bruni 23.10.13 Liceo Galilei:lezioni di giornalismo col Direttore Possamai

Crescono ancora i numeri del laboratorio di scrittura giornalistica rivolto agli studenti delle scuole superiori cittadine e promosso per il quinto anno consecutivo dalla Provincia in collaborazione con Il Piccolo. Partito ieri al liceo scientifico Galilei con una lezione introduttiva tenuta da un insegnante d’eccezione, il direttore del quotidiano Paolo Possamai, il laboratorio ha raccolto adesioni da nove scuole cittadine, due in più rispetto all’anno precedente: i licei classici Dante Alighieri e Francesco Petrarca, gli scientifici Guglielmo Oberdan e France Preseren, il liceo pedagogico e delle scienze sociali Anton Martin Slomsek e il liceo Giosuè Carducci; ai quali si aggiungono il tecnico Max Fabiani, il Deledda e il Nordio, per un totale di 24 classi e 431 studenti coinvolti.

Viene confermata la formula che ha decretato il successo del laboratorio, che anche quest’anno sarà strutturato in una serie di lezioni tenute da due giornalisti di comprovata esperienza, Pierluigi Sabatti e Claudio Ernè. Scopo del corso, come ogni anno, sarà da un lato quello di fornire ai ragazzi le nozioni di base del mestiere di giornalista, e dall’altro di renderli lettori più consapevoli, che si avvicinano alla pagina stampata ben coscienti dei meccanismi che ci stanno dietro.

Sarà un percorso che durerà un intero anno scolastico: anche in vista dell’esame di maturità - che nella prova scritta prevede la possibilità di cimentarsi con la scrittura di un articolo giornalistico - insieme ai tutor gli studenti scopriranno cos’è una notizia, come si scrive e come si legge. Il discorso sarà esteso inevitabilmente a tutti i media, non soltanto la carta stampata ma anche il web che, in seguito all’avvento del cosiddetto “citizen journalism”, possiede caratteristiche peculiari sia in fase di produzione delle notizie sia in fase di fruizione.

A metà del percorso i ragazzi saranno invitati a cimentarsi loro stessi con il linguaggio giornalistico e le sue regole attraverso la scrittura di un articolo. Tutti gli articoli prodotti saranno poi pubblicati sul sito web del Piccolo e ai migliori sarà dato ulteriore risalto con la pubblicazione di un inserto speciale nel giornale.

E proprio agli enormi cambiamenti che hanno investito la professione giornalistica e il mondo dell’editoria è stata dedicata la lezione introduttiva tenuta ieri ai ragazzi da Possamai. All’attuale crisi della carta stampata, colpita dall’avvento del digitale e delle nuove tecnologie, comeha spiegato Possamai, si è cercato di reagire con diverse modalità, mirate a mantenere alta la qualità dell’informazione e l’aspetto identitario delle singole testate, con l’obbligo simultaneo di tenere a posto i conti, perché l’editoria è pur sempre un’impresa. Da un estremo allora c’è il quotidiano - è il caso per esempio di The Guardian - che ha voluto mantenere “free”, liberi, tutti i suoi contenuti sul web conservando così i propri lettori ma perdendo sulla vendita delle copie; dall’altro c’è quello che ha deciso di far pagare per tutti i suoi contenuti, anche quelli digitali; e in mezzo ci sono le scelte ibride, come quella del New York Times, che permette l’accesso gratuito a un limitato numero di articoli mentre gli altri sono a pagamento.

E mentre si ricerca la formula migliore per far fronte alle crisi (termine la cui etimologia, come ricordato da Possamai, sta a indicare un bivio, una scelta) in Italia le vendite dei quotidiani cartacei a pagamento sono calate, dal 2006 al 2011, di circa un milione di copie, e si attestano oggi sui 4 milioni e mezzo. Quale sarà il destino dei giornali cartacei? Questo si vedrà, ha concluso il direttore del Piccolo, certamente la crisi che investe il mondo editoriale chiama in causa anche il tema della democrazia.

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