Giorgio Petrosyan combatte dentro a un videogame

Il gioco con il campione del mondo di kick-boxing impazza tra gli adolescenti. «Ma io sono più bello»
Il vero Giorgio Petrosyan
Il vero Giorgio Petrosyan

GORIZIA Giorgio Petrosyan è diventato anche un personaggio da videogioco per smartphone. È uno degli atleti della app per Android “Kickboxing-Road to Champion”. Barba incolta e capelli rasati ai lati, i tratti somatici sono quelli del “Chirurgo”. Anche i calzoncini color nero e oro con l’elastico tricolore sono quelli indossati in alcuni degli ultimi incontri dal pluri-campione del mondo dei 70 chilogrammi allenato dal maestro Alfio Romanut.

La prima volta che Petrosyan ha visto il suo personaggio virtuale ha però espresso dei dubbi e non per il fatto che per evitare azioni legali il suo avatar appare più grosso, ha la guardia destra e si chiama Georgio Petrosien. L’immagine che gli avevano mandato gli amici sul cellulare lo rappresentava all’angolo con il volto completamente tumefatto, così, a caldo, il fighter cresciuto a Gorizia aveva detto: «Non mi assomiglia per niente: io non ho mai preso così tanti colpi in faccia». Giovedì prossimo compirà 30 anni e con ironia aveva successivamente aggiunto: «Io sono più bello».

Giorgio Petrosyan "digitale" applicato agli smartphone
Giorgio Petrosyan "digitale" applicato agli smartphone

“Georgio Petrosien” è uno dei personaggi della sezione “Legendary” e non poteva essere diversamente dal momento che l’originale è davvero considerato una leggenda nel mondo delle arti marziali da ring. «È bello diventare un videogioco, mi ha fatto piacere esserci. Ci sono tutti i più forti atleti del mondo e c’è anche van Damme, però non sono riuscito a scaricare la app perché il mio telefono non è Android», ha detto il Dottore.

Per provare l’emozione di giocare con sé stesso, il Chirurgo ha quindi dovuto utilizzare lo smartphone di una delle atlete della palestra, quello della più che promettente Jleana Valentino. «Ho subito preso un hi-kick – racconta -. All’inizio non riuscivo a tenere alta la guardia, ma ho poi messo a dormire l’avversario con un calcio circolare».

Difetti? «Il mio personaggio esulta un po’ troppo per i miei gusti. Jleana gioca con il mio personaggio e dice che è forte, ma vince e perde, quindi non va tanto bene…». Atleta di basso profilo, nel corso della sua carriera Petrosyan non ha mai alzato i toni. Alle provocazioni pre-match degli avversari ha sempre replicato con i fatti rinviando ogni questione al ring e tra le corde ha sempre avuto ragione. Nel corso della sua carriera, ha combattuto oltre 80 incontri e solo due volte è stato sconfitto.

 

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