Giorgia, l’apicoltrice-artista che insegna a rimuovere gli sciami e amare gli insetti
il ritratto
Anche per loro la “ripartenza” ha coinciso con il mese di maggio, ma in questo caso il lockdown non c’entra. Per le api la stagione della sciamatura avviene sempre in tarda primavera e il 2020, ovviamente, non ha fatto eccezione. Questi insetti, notoriamente, costituiscono una componente di importanza vitale per l’equilibrio dell’ecosistema, tuttavia, quando un nugolo di decine di migliaia di esemplari si insedia all’improvviso in camini, cassettoni delle finestre o in luoghi pubblici, si creano disagi non da poco, come ben sanno i vigili del fuoco che in queste settimane hanno continuato a ricevere numerose richieste di intervento.
Uno sciame si è insediato anche nella zona del porto nuovo e per la rimozione, che richiede sempre l’intervento di esperti qualificati e specializzati, l’Authority si è rivolta a una giovane triestina, professionista emergente del settore: la 29enne Giorgia Mocilnik. Una storia davvero unica quella di Giorgia, laureata in Pittura e Arti Visive a Milano, che si definisce «artista visiva trasversale che spazia dalla scrittura allo storytelling, all’apicoltura e alla ricerca». «La mia passione per il mondo degli insetti sociali – sottolinea – mi ha dato l’opportunità di lavorare sul campo con biologi, apicoltori e ricercatori in Australia, in Sud America e in Italia».
L’apicoltrice-artista triestina ha esposto le sue opere in Australia, in Perù, in Guatemala, oltre che a Trieste dove l’anno scorso è stata protagonista di una mostra al Knulp in collaborazione con l’Area Giovani del Comune. «Realizzo sculture con materiali naturali, compreso il pane, che prendono ispirazione dalle straordinarie forme architettoniche realizzate dagli insetti – spiega Giorgia – , come alveari e nidi. La passione per il mondo delle api è nata dopo l’università. Ho deciso di rimettermi in gioco andando in Australia dove un architetto mi ha fatto conoscere l’apicoltura urbana e dove ho cominciato a creare le prime opere. Poi in Sud America ho ulteriormente approfondito la ricerca nel campo dell’apicoltura e della biologia». «Da due anni sono tornata a Trieste – aggiunge – per lavorare come apicoltrice e intanto punto a frequentare il master in comunicazione scientifica alla Sissa. Adoro la divulgazione scientifica e ho potuto appurare, anche in alcuni incontri con le scolaresche, che i bambini oggi nulla sanno del mondo degli insetti sociali e dell’importanza che hanno nel preservare la biodiversità del pianeta. La caratteristica più affascinante delle api è il fatto che ognuna di loro si muove per il bene della propria comunità e in armonia con l’ambiente. Un bellissimo esempio per noi umani, soprattutto in un periodo come questo».
Oggi verrà pubblicato sul canale social dell’Authority un video in cui Giorgia si racconta e spiega le modalità del suo intervento di rimozione: «Abbiamo attirato le api con un telaio pieno di miele e siamo riusciti a completare l’operazione in non più di due ore». —
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