Gialuz sulla Barcolana 53: «Una bella festa ma si può ancora crescere. Va allargato il Sea Summit e sfruttato Porto vecchio»
Per il presidente della Barcola-Grignano il bilancio è molto positivo. E già si inizia a gettare le basi per l’edizione del prossimo anno
TRIESTE È stata una bellissima Barcolana. Il futuro passa per l’internazionalizzazione della regata e la crescita del Sea Summit, che andrà arricchito con momenti per le famiglie e di intrattenimento». Mitja Gialuz a 24 ore dall’arrivo dell’ultima barca della 53esima edizione della regata più affollata del mondo traccia un bilancio senza sottrarsi anche sulle cose che magari non hanno funzionato.
Presidente, com’è il day after?
«Scesa l’adrenalina di una giornata impegnativa sono iniziati i debriefing con i collaboratori di Barcolana. Voglio ringraziarli perché hanno fatto tutti un lavoro straordinario, dall’ospitalità al marketing, dalla logistica alla comunicazione, nonché il Consiglio direttivo e tutti i Soci della Svbg: hanno dato l’anima per rendere straordinaria una Barcolana segnata da un meteo davvero difficile. Il bilancio è molto positivo anche se come sempre ci sono cose che possono essere migliorate».
A cosa pensa?
«La filosofia di Barcolana è “si può sempre fare meglio” e questo ci serve per crescere. Sul fronte della regata sono consapevole che la decisione di annullarla per le più piccole abbia scontentato molti velisti, ma il Comitato di regata deve pensare prioritariamente alla sicurezza. Alcuni sono riusciti a finire e altri magari non avrebbero avuto problemi, il ragionamento però va fatto su tutta la flotta e alle 12.30 è stata registrata la raffica più forte della giornata con 46 nodi confermando i modelli previsionali dell’Osmer. Non sono scelte facili e da regatante comprendo la delusione, ma bisogna pensare a chi era in difficoltà. Voglio ringraziare tutti i velisti per come hanno navigato, in condizioni estreme».
Molti però non si sono accorti della decisione del Comitato.
«Questo è un aspetto da migliorare, ieri le condizioni erano veramente al limite e quindi la comunicazione non è stata facile. Dobbiamo però riuscire a perfezionare il dialogo durante la regata in condizioni simili: ci lavoreremo, abbiamo già individuato in sede di debriefing con la Capitaneria di Porto le potenziali soluzioni».
Le cose positive?
«Senza dubbio il fatto di aver puntato sulle nuove rotte, con il Sea Summit, che è andato oltre alle previsioni grazie anche alla presenza di tanti giovani. Devo ringraziare la Regione, il Comune di Trieste e tutti gli sponsor per averci creduto sin dall’inizio. Abbiamo parlato di sviluppo sostenibile e parità di genere. Temi che accompagneranno sempre Barcolana. Dal Sea Summit ci è venuta un’indicazione chiara: il mare soffre e dobbiamo muoverci subito rafforzando l’alleanza tra cittadini, imprese e politica. Anche la RoundItaly e la sinergia con Genova e lo Yacht Club Italiano sono strategici per far crescere la componente mare dell’evento».
Siete stati condizionati ancora dal Covid?
«In parte sì, perché i tempi di organizzazione si sono accorciati: Barcolana è stato il primo grande evento triestino in presenza. Nonostante le limitazioni, al Sea Summit abbiamo avuto tante persone e il prossimo anno vogliamo creare appuntamenti sempre più rivolti alle famiglie. Penso poi al ritorno dei concerti e musica live: Porto Vecchio è uno spazio che si adatta perfettamente a queste esigenze».
L’attività del villaggio invece è stata condizionata da un meteo complesso.
«Sabato e domenica sono state strepitose e gli indicatori ci parlano di un ritorno ai livelli 2019 e forse superiori. Purtroppo però la festa si è tenuta solo nel weekend: avessimo avuto un venerdì di sole, sarebbe andata meglio». Il futuro di Barcolana?
«Tre le linee di sviluppo: internazionalizzazione, da perseguire assieme a Promoturismo Fvg e agli sponsor; incremento del tasso tecnico con nuovi eventi velici nella settimana; nuovi spazi con l’utilizzo del Bacino 1 di Porto Vecchio, che è uno spazio eccezionale».
I grandi nomi?
«Barcolana è tornata ad essere il luogo di ritrovo della comunità dei velisti e quindi evento di riferimento per la vela mondiale. Quest’anno abbiamo avuto i principali protagonisti della vela del 2021, con le medaglie d’oro di Tokyo, Tita e Banti; Giancarlo Pedote, che ha partecipato al Vendée Globe 2020; e poi i Presidenti della Vela mondiale e della Volvo Ocean Race».
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