Giacomo, il collezionista di tramonti triestini sedotto dai potenti raggi gamma

TRIESTE Nativo di Spinea, in provincia di Venezia, Giacomo Principe vive ora a Trieste dove è attivo al Dipartimento di Fisica e associato all’Infn. Laureato in Fisica, ha incontrato a Padova il suo maestro: «Si tratta del professor Denis Bastieri. È stato lui a indirizzarmi nella ricerca». Seguendo i suggerimenti del docente, Giacomo ha continuato la sua specializzazione in Germania, all’Università di Erlangen: «Dove ho conseguito il dottorato in Astrofisica. Una volta rientrato in Italia, nel 2018, ho fatto un post doc all’Istituto di Radioastronomia a Bologna e infine sono giunto a Trieste nel 2020».

Città di cui ha apprezzato soprattutto il tramonto: «Devo confessare che ogni giorno uscivo a guardare il tramonto sul mare, mettevo l’allarme a seconda del periodo, per godermi quel panorama. Amo il Carso e anche il centro cittadino. Ma il tramonto rimane al primo posto, tanto che ho sempre portato i tanti amici che vengono a trovarmi da tutta Italia a osservare quel preciso paesaggio, come se si trattasse di un evento».

L’amore per la scienza si è sviluppato nel tempo, anche se il cielo lo ha sedotto fin da ragazzino: «Ricordo in particolare una vacanza in montagna, mi ero letteralmente innamorato di quel cielo stellato, oltre che della ragazza che mi stava a fianco. Un tipo di fascinazione che mi è rimasta dentro».

Oggi Giacomo studia l’universo osservando la luce ad altissima energia: «Mi occupo quindi dei raggi gamma e dei fenomeni più potenti che vi sono nel cosmo: come i lampi radio di altissima energia o l’emissione di luce dai buchi neri, per esempio ho partecipato alla realizzazione della fotografia del buco nero M87. Usiamo l’universo come un laboratorio per capire questa incredibile accelerazione di particelle e la sua origine». Tra le passioni: il calcetto con gli amici: «E poi viaggiare».

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